I numeri all’interno delle chiese sono sempre contingentati
Alla porta alcuni addetti avvertiranno se è “tutto esaurito”
Sarà un Natale un po’ diverso dal solito, soprattutto sarà un Natale senza la messa di mezzanotte. Un evento che probabilmente non è mai saltato se non in casi che vengono trattati negli annali della storia. Quest’anno, però, la pandemia e il coprifuoco imposto dal Governo ci costringeranno a passare la notte più magica dell’anno in casa dopo le ore 22. La Chiesa, su indicazione della Cei e dei Vescovi ha deciso che è necessario assecondare la decisione delle autorità e quindi si adegua. Niente messa di mezzanotte, ma alla vigilia le celebrazioni liturgiche saranno triplicate in quasi tutte le chiese cittadine tenendo conto che la capienza massima degli edifici religiosi deve essere rispettata anche per questa funzione che tradizionalmente è la più seguita dell’anno da parte dei fedeli. Le parrocchie di Mortara di San Lorenzo, Santa Croce e San Pio X sono guidate da un unico amministratore, don Gianluigi Repossi, che ha come coadiutori don Gianni Camana e don Alessio Casoni. Assieme alle tre chiese c’è da tenere conto di San Giuseppe e del Santuario della Madonna del Campo, che dipendono sempre dalla parrocchia cittadina. «Abbiamo voluto triplicare le messe previste alla vigilia – afferma don Gianluigi – per favorire tutti coloro che vogliono partecipare, visto che in questo periodo gli accessi sono limitati. Per il giorno di Natale, invece, le celebrazioni resteranno invariate, come negli orari previsti per la domenica e i giorni festivi. Chi sceglie di partecipare alla funzione religiosa della vigilia deve essere consapevole del fatto che se la chiesa è esaurita non sarà possibile entrare, ma gli addetti alle porte indicheranno gli orari delle altre celebrazioni. Essendo programmate tre messe sia a San Lorenzo che a Santa Croce, due messe a San Pio, più una a San Giuseppe credo che ci sia ampia possibilità di trovare posto. Preciso che alle 17 sono invitate le famiglie con bambini fino a 8 anni e a quella delle 18,15 le famiglie con bambini più grandi». Gli orari sono questi: a San Lorenzo e Santa Croce alle 17, 18,15 e 20,45. A San Pio, invece, alle 17 e 18,15. La messa della vigilia di Natale sarà celebrata anche nella chiesetta di San Giuseppe, nel quartiere Zignago da Padre Nunzio De Agostini. Il frate che oggi è rettore dell’abbazia di Sant’Albino e parroco dei Casoni era stato, esattamente 50 anni fa alla vigilia di Natale il primo a celebrare messa nella chiesetta che egli stesso – su indicazione del vescovo monsignor Luigi Barbero – aveva edificato durante l’anno 1970. Vi è infine la chiesa dei Frati, o meglio il Santuario di Sant’Antonio che è retto da don Felice Locatelli. I posti a disposizione sono duecento, ma il prete sa che lo scorso anno l’affluenza fu elevata, quindi sta cercando di organizzare in anticipo. «Abbiamo previsto messe alle 16, alle 17,15 e alle 18,30 – spiega don Felice – per entrare saranno privilegiati coloro che hanno un bigliettino che abbiamo già iniziato a distribuire in questi giorni, prevalentemente prima e dopo le celebrazioni. È una specie di prenotazione, ma ci permette anche di capire che tipo di affluenza si potrebbe avere, per disciplinare al meglio la funzione. A Natale, invece, gli orari restano invariati come nei giorni festivi». Le messe saranno regolarmente celebrate nel giorno di Natale (non ne sono previste alla vigilia) anche nel santuario della Madonna del Campo e all’abbazia di Sant’Albino.