FERRERA – A un anno dall’inizio del conferimento l’azienda Acta fa sapere che nella discarica di cemento amianto di Ferrera sono state ritirate circa 30mila tonnellate di rifiuto ed è in fase di completamento il settore uno del lotto uno (per un totale di 96mila metri cubi, circa 100mila tonnellate di cemento amianto). Inoltre a seguito della valutazione tecnica voluta dal Tar in merito alla discarica, l’azienda ha nominato un suo consulente di parte. «Come abbiamo detto all’indomani della decisione presa dal tribunale amministrativo – spiega Francesco Minghetti, amministratore di Acta – ci mettiamo a disposizione dei tecnici incaricati dal giudice per fare chiarezza, una volta per tutte, su come viene gestita la nostra discarica». Acta ha nominato il professor Raffaello Cossu, docente di fama dell’Università degli Studi di Padova della facoltà di Ingegneria Ambientale. «Si tratta di una figura di altissima esperienza nel settore della costruzione e della gestione di discariche. Lo abbiamo nominato ufficialmente nelle ore scorse e abbiamo comunicato la nostra decisione al Tar». L’obiettivo del consulente di parte sarà quello di andare a valutare attentamente, insieme ai legali, la relazione che farà il Politecnico di Torino. «Concordiamo – spiega Minghetti – sulla decisione di far verificare ad esperti non direttamente coinvolti nella vicenda e quindi “super partes” quanto da noi sempre affermato in merito alla innocuità sull’impatto ambientale della discarica ed, anzi, alla sua valenza positiva che consiste nell’opportunità di eliminare l’eternit ammalorato dai tetti, anche se questa ulteriore perizia avrà oneri non indifferenti».