IL VOLONTARIATO VINCENZIANO è IN RETE in TUTTA LA LOMBARDIA
Nel primo trimestre raddoppiata la distribuzione di frutta e verdura
Sopra al 30% le richieste di tutti gli altri prodotti, anche per l’igiene
La povertà morde sempre più fasce di popolazione che non accennano a diminuire, anzi aumentano. L’emergenza cresce giorno per giorno, tanto che il Volontariato Vincenziano di Mortara, di cui è presidente Maria Lice Comoglio, ha aderito alla rete organizzata dagli stessi gruppi di soccorso alla povertà a livello regionale. «Abbiamo una maggiore potenzialità se ci mettiamo tutti assieme – afferma Maria Lice – se da noi ci sono abbondanti prodotti per i bambini, mentre a Milano mancano, li scambiamo, a fronte di cibo o igienizzanti che da noi scarseggiano. Non facciamo neppure più viaggi, perché andiamo a Milano carichi di quel che serve e torniamo con altro materiale di sussidio». Che la richiesta sia aumentata in maniera esponenziale lo prova solo un numero, quello della frutta e verdura. «Nel primo trimestre dello scorso anno abbiamo distribuito meno di 3mila chili di ortaggi e vegetali freschi – precisa la Comoglio – mentre quest’anno ne abbiamo offerti 6.174. Una cifra enorme, che ci è arrivata per fortuna grazie agli esuberi, ma che offre il quadro della situazione. Non ho cifre dettagliate per gli altri alimenti che distribuiamo, solo per il fatto che non abbiamo neppure il tempo di fare i conti. Ma l’incremento è stato di circa il 30%. I prodotti freschi, oltre a essere deperibili sono anche più salutari, quindi cerchiamo di non buttare nulla. Per gli altri alimenti veniamo riforniti anche grazie al Banco Alimentare di Muggiò». La distribuzione degli alimenti prosegue due volte alla settimana con materie prime come riso, pasta, carne, affettati, formaggi, anche dolci e bibite. Vengono distribuiti prodotti per l’igiene, indispensabili in questo periodo e medicinali da banco. «Aiutiamo circa mille persone di diverse estrazioni – continua Maria Lice – Molti hanno anche bisogni morali, un rapporto umano. Una categoria in crescita è quella dei giostrai, o attività che frequentavano le giostre, che sono ferme da tantissimo tempo. Ma aiutiamo anche un gruppo di circensi. La loro attività era in forte sofferenza, sono riusciti a dare i loro animali a un’azienda in Calabria che glieli cura. E vengono da noi a prendere del cibo per sopravvivere». Sono diminuiti molto gli stranieri, restano tanti italiani con appuntamenti programmati. Hanno dei ticket settimanali da incassare.