Per tutelare l’ambiente spendiamo meno di 2 euro

Tra i principali centri del territorio Mortara risulta in fondo al gruppo

Una graduatoria con in testa Parona, a seguire Robbio e Garlasco

Per la tutela dell’ambiente a Mortara si spende una media pro capite di meno di due euro. Precisamente, si parla di 1 euro e 79 centesimi. Il dato è reperibile da uno studio della Fondazione Openpolis, e fa riferimento al bilancio consuntivo 2019. L’ente ha realizzato un’analisi che riguarda l’intero Paese. D’altronde la recente istituzione di un ministero per la transizione ecologica da parte del governo Draghi ha riportato in qualche modo alla ribalta il tema della sostenibilità ambientale. «Un argomento – dice l’analisi – passato in secondo piano nell’ultimo anno a causa della pandemia, ma che ormai è diventato un ambito strategico a tutti i livelli, da quello internazionale a quello locale». Nella parte dei bilanci comunali dedicata alle spese, «esiste una missione chiamata “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente”, all’interno della quale troviamo la voce “Tutela, valorizzazione e recupero ambientale”. Questa prevede la possibilità per i comuni di investire nelle attività collegate all’ambiente naturale, compreso il ripristino di cave o miniere inattive». In questa voce c’è anche la spesa, spesso impattante per i comuni, per la manutenzione e la tutela del verde urbano. A Mortara in realtà la cifra non risulta essere elevata, e si pone in fondo in un’ipotetica graduatoria riguardante i principali centri del territorio. Al primo posto, dalle nostre parti, risulta esserci infatti Parona con oltre 66 euro a persona, segue staccata Robbio, con 16,59 euro. Terza Garlasco, poi Gambolò e Vigevano, rispettivamente circa 13 e circa 10 euro. Da segnalare che queste spese comprendono «anche i finanziamenti a sostegno delle associazioni che operano per l’ambiente, la redazione di piani e programmi per l’educazione ambientale, le valutazioni di impatto ambientale, il coordinamento con altri programmi comunitari, statali o regionali e gli oneri per la polizia provinciale». In questa parte del bilancio, invece, «non sono incluse le risorse destinate agli interventi per la promozione del turismo sostenibile, per la gestione di parchi e riserve naturali e per la tutela e valorizzazione delle risorse idriche». Numeri più meno elevati non sono diretti indicatori della qualità del servizio di un comune. Ma certo sono interessanti: forse, a Mortara, si potrebbe fare qualcosa di più.

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