I casi a Vigevano sono diventati 9. La comunicazione ufficiale dovrebbe arrivare oggi, mercoledì, dal sindaco della città ducale. Non ci sono altri particolari. Vigevano del resto con il suo pronto soccorso e l’ospedale diventa il primo punto di riferimento per l’intera zona della Lomellina. Sono diventati due i casi a Garlasco, dopo che il primo si era verificato la scorsa settimana. Era stato quello di un operaio della Ghibli, in visita a Codogno per consegne di lavoro. Uno a Gropello Cairoli. Nessuno a Mortara. Ma a questo punto non è escluso che un allargamento del focolaio si possa verificare. La prima settimana di Coronavirus è trascorsa nell’incertezza. La vita, tra allarmi e psicosi, però, non sé è fermata, anche se ha rallentato notevolmente. Al primo posto viene la salute, quindi l’attenzione maggiore di tutti deve essere riservata all’epidemia. Inoltre le uniche comunicazioni sulla diffusione della malattia pervengono solo da Regione Lombardia. Il Policlinco San Matteo di Pavia resta sempre il punto di riferimento provinciale per l’emergenza, per i ricoveri e per il reparto di Terapia Intensiva dove sono in cura i pazienti gravi che hanno la necessità di essere iperventilati. Il Coronavirus ha una diffusione molto alta, ma spesso il decorso è lieve. Molti si curano a casa, restando in quarantena, quindi in isolamento, anche all’interno della propria abitazione. Per altri è necessario un ricovero, che può avvenire al Policlinico di Pavia nel reparto di Malattie infettive. Solo una minima percentuale deve andare in Rianimazione per problemi polmonari. Attualmente al San Matteo ne sono ricoverati 10. Intanto l’ospedale di Mortara così come quello di Mede, lavora a ritmo ridotto. I reparti ricevono solo i ricoveri programmati. Gli ambulatori sono chiusi e il laboratorio per le analisi del sangue lavora solo per le urgenze. Anche Medicina e BroncoPneumo accolgono solo i casi gravi. Tutto quello che è rinviabile si deve rinviare. In quello di Vigevano si effettua un “triage” preventivo, per coloro che potrebbero presentarsi con sintomi simili a quelli del Coronavirus. La prudenza è massima. Nel frattempo, dopo le indicazioni dell’assessore regionale Gallera sugli over 65 («meglio rimanere in casa»), il sindaco di Mortara, Marco Facchinotti precisa: «Noi non abbiamo un vero e proprio “piano anziani”. Ma siamo pronti ad affrontare il problema degli anziani a casa. Lo facciamo regolarmente in estate e possiamo metterci a disposizione anche in questo momento con una segnalazione che arrivi ai nostri servizi sociali».