Per ridipingere il cannone la giunta “scuce” solo 80 euro

Il presidente del museo “Amico e Amelio” Italo Rivolta ha messo personalmente i soldi che mancavano e installato una targa in memoria

Il cannone contraereo della Seconda Guerra Mondiale situato presso l’Oasi del Cinghios in via Sant’Albino è stato ridipinto ed è tornato ad essere perfettamente visibile. Anzi, può essere mostrato ai bambini che arrivano in visita dalle scuole oppure ai passanti occasionali di questo luogo ben curato da Antonello Bazzan, detto “Il Cinghios” e dalla sua compagna Monica. Il Comune di Mortara ha posto qui il cimelio bellico siglando una convenzione e dovrebbe contribuire per la manutenzione. Ma da anni non lo faceva e il manufatto era in condizioni di abbandono. Due mesi fa ha contribuito con 80 euro, ma non sono bastati e allora è intervenuta l’Associazione del museo Amico e Amelio con il presidente Italo Rivolta che ha integrato con 40 euro. Inoltre farà installare una targa a memoria. La zona è molto bella. Un tempo ospitava la peschiera. Si trova sulla strada per Sant’Albino, a duecento metri dall’abbazia, in quel tratto di campagna in cui il Cavo Plezza e l’Arbogna corrono quasi paralleli. In mezzo sta questo luogo dove all’aperto si può anche pranzare o cenare. Ed è qui che è stato collocato, nel 2001, il cannone contraereo fabbricato in Canada nel 1943 e poi donato al Comune di Mortara come sigillo del gemellaggio con l’Artiglieria Pesante Campale “Lomellina” di stanza a Vercelli (1987). Allora era comandata dal tenente-colonnello Gennaro Masciello. Ora il gruppo è sciolto . Il presidente dell’’associazione “Amici del Museo Amico e Amelio” Italo Rivolta era economo comunale e ha gestito interamente l’operazione di gemellaggio e di donazione del cannone.   (b.r.)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *