La via Francigena è uno di quei percorsi che si possono effettuare in camminata solitaria. È giunta una donna e ha dormito in tenda
Prima della pandemia arrivavano anche settecento pellegrini all’anno. Poi il Covid ha cancellato le aperture degli ostelli e adesso ci sono iniziative autonome. A Mortara è arrivata la scorsa settimana una pellegrina in cammino sulla via Francigena. Ma la sala capitolare di Sant’Albino, dove normalmente la custode Franca ospitava i viandanti, è ancora chiusa. «Troppo rischioso, per ora, aprire l’ostello – afferma il rettore dell’abbazia di Sant’Albino Padre Nunzio De Agostini – Purtroppo non abbiamo indicazioni sui protocolli da usare, eventualmente, per chi arriva. Spesso abbiamo ospitato gente in cammino dall’estero. E la stanza dove risiedono è una sola. Per ora è così. Appena potremo aprire lo faremo certamente». Il cammino della prima pellegrina del 2021 sulla via Francigena è giunto in quel di Mortara la scorsa settimana. La donna ha apprezzato il murales all’ingresso di Mortara, alla Madonna del Campo, e poi è proseguita sino a Sant’Albino, dove, però, il ricovero dei pellegrini era ancora chiuso. «Non abbiamo ancora disposizioni in merito alla riapertura – afferma Franca, la custode – Quella donna era attrezzata con la tenda, ma pioveva a dirotto e per la notte l’ho ospitata nell’atrio. Ha utilizzato il suo materassino e il suo cibo. Le ho solo dato un riparo a causa del maltempo». Il protocollo per questi luoghi non è semplice. A Sant’Albino sono arrivati contemporaneamente anche 13 pellegrini. Lo scorso anno, in tempo di pandemia, ne potevano stare al massimo tre e ad ogni passaggio era prevista la sanificazione del locale.