Il timore è che possa accadere qualcosa di spiacevole, visto l’aumento
delle persone che girano in campagna per cercare un po’ di aria fresca
Con la bella stagione che sta finalmente entrando nel vivo, abbiamo già avuto modo di raccontare della più che comprensibile tendenza a frequentare le campagne e più in generale le zone periferiche della città, ovviamente non solamente a Mortara, in cerca di un po’ di aria pulita e possibilmente anche di qualche raggio di sole. Quest’anno più che mai, complice la pandemia con tutte le ben note disposizioni legate al divieto di determinate attività al chiuso e di assembramenti, le nostre campagne sono tornati a essere un elemento di forte attrattività per tante persone, quindi famiglie, piccoli gruppi, singoli desiderosi di godere di qualche momento di tranquillità. Ed è proprio per questo incremento del flusso di cittadini che si recano in diverse zone esterne che si sono moltiplicate alcune segnalazioni di criticità e in realtà anche di veri e propri rischi per la sicurezza e l’incolumità di tanti. Ci troviamo questa volta nella zona delle frazioni orientali, attraversate nella loro interezza da una strada che negli ultimi mesi è stata più volte menzionata per situazioni legate al degrado, con la successiva asfaltatura di alcuni tratti e la posa di dossi che in taluni casi sono alla fine già stati divelti. In questo specifico caso il problema è un altro: sono infatti giunte segnalazioni di persone che hanno voluto porre l’accento su un rischio, che è quello relativo alle auto e ai furgoni che viaggiano a una velocità probabilmente troppo sostenuta per quella che è la dimensione stessa della carreggiata. «Mi è già successo in alcune circostanze – sono ad esempio le dichiarazioni di una cittadina – mi trovavo a camminare da quelle parti e sono stata letteralmente sfiorata da un’automobile di grossa cilindrata che stava sfrecciando. Onestamente ci ho messo un po’ a riprendermi dallo spavento, e la cosa mi fa riflettere anche perché da queste parti circolano pure bambini e ragazzini in bicicletta. Sarebbe quindi meglio che gli autisti si mettessero una mano sulla coscienza e capiscano che il problema esiste, e che quindi viaggino a una velocità adeguata al tipo di strada che stanno percorrendo». E se questo non dovesse bastare – non nasconde la donna – «spero che le autorità in qualche modo intervengano per cercando di dissuadere da questa brutta abitudine. Mi metto nei panni di una donna che vorrebbe magari fare una passeggiata con i propri figli, o addirittura con un passeggino». Che le auto da queste parti troppo spesso corrano lo conferma una residente: «Sì, è così. Ma cosa fare… Chi viene a controllare non resta poi a lungo da queste parti». Una dinamica che è bene tenere sicuramente sotto osservazione, perché – come si suol dire – è sempre meglio prevenire che curare, se per curare si intende il dover poi intervenire per sinistri o fatti spiacevoli.