La mortarese Laura Rossi pubblica “Ancora un abbraccio”

È un’educatrice che si occupa di sostegno e ha sempre avuto la passione per la scrittura. Il suo romanzo è ambientato nel periodo del lockdown 

Dalla copertina sembra un Adelphi, ma in realtà non lo è, è l’ultimo libro appena uscito dalla casa editrice le Mille e pagina di Mortara e l’autrice è Laura Rossi. “Ancora un abbraccio” è la storia che tutti vorremmo sentire dopo un anno e mezzo di pandemia, pagine della vita quotidiana di tutti noi sotto ogni punto di vista. Perché l’autrice “abbraccia” i pensieri della gente attraverso un coro di voci archetipe di questo periodo. Laura Rossi vive a Mortara, è laureata in scienze politiche a indirizzo sociale e ha sempre lavorato come educatrice nelle comunità. Negli ultimi anni si è spostata nelle scuole come sostegno per i bambini in difficoltà, ma da sempre, fino alla tesi di laurea sulle donne immigrate a Mortara, ha avuto la passione per la scrittura. «Ho cominciato a scrivere un romanzo ispirandomi a una ragazza della Moldavia che avevo intervistato e dopo un po’ di anni avevo scritto “In fondo al cuore”, una biografia della mia famiglia». Inizia così l’autrice, che ha vinto anni fa un concorso in una casa editrice di Belgioioso con una favola per bambini. «L’anno scorso durante il lockdown – prosegue – ero chiusa in casa con le mie figlie e allora volevo raccogliere i racconti delle persone e quello che vivevano nel presente. Il mio compagno lavora in una Rsa un mio amico all’ospedale di Pavia, mia madre che è una malata oncologica e le ragazze senza una vita sociale. Ogni personaggio racconta la storia di ognuno di noi. Mi sono rivolta a Laura Fedigatti – continua intendendo la libraia mortarese – che ha proposto di pubblicarlo insieme. Farò una presentazione online con le Mille e una Pagina e una in presenza quando si potrà. I protagonisti sono: Emanuele, che lavora in una RSA come il mio compagno ed è una persona molto concreta e stabile, la colonna portante della famiglia e intorno a lui ruotano parenti e amici. La moglie Gemma, che sono io, una persona disincantata e romantica che cerca di trovare stimoli. Sveva, una ragazza molto razionale e chiusa e introspettiva insieme ad Anna, aperta e solare. Loro mostrano una maturità tratta dai temi scolastici delle mie figlie che hanno vissuto con coscienza questo momento». L’autrice prima di ogni capitolo riporta versi di canzoni, un filo di Arianna che segue tutte le pagine. Laura Rossi ora, nonostante le presentazioni ancora in itinere sta già progettando un nuovo lavoro: «Sarà ambientato in post pandemia, totalmente diverso, scrivendo io in un modo molto introspettivo. “Cartoline da Parigi” è il titolo per ora». L’autrice, nonostante si definisca poco nota, ha volontà da vendere.

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