I ragazzi sono consapevoli delle loro capacità e anche dei loro limiti Si temono soprattutto le materie scientifiche, oltre alla lingua inglese
Per il secondo anno consecutivo, complice l’emergenza sanitaria, la maturità – che partità mercoledì 16 giugno – sarà solo orale, tra la presentazione di un progetto e l’analisi di testi e materiali. Un momento sempre particolare, per gli studenti. Come la stanno vivendo i giovani mortaresi? «In generale mi sento pronto – racconta Cesare Vanni, della 5ª B del liceo scientifico dell’Omodeo – sono riuscito a preparare bene gran parte delle materie, temo in particolare chimica e inglese, quelle in cui ho le idee meno chiare. Se il dover affrontare solo l’orale mi convince? Prendo la situazione per quella che è, mi dava pensiero una seconda prova di matematica, il non doverla affrontare mi rasserena. Ma so anche che il non avere uno scritto vuol dire non poter affrontare una delle poche situazioni di vero esame che esistono al giorno d’oggi. Sono stati due anni complessi, gli ultimi, e credo di aver perso molto sia a livello di relazioni che di competenze. Dopo la maturità probabilmente andrò avanti a studiare, ma devo ancora decidere». Aggiunge la sua compagna di classe Margherita Ascé: «Mi sento pronta, sento di aver lavorato bene in questi cinque anni di liceo. Certo c’è l’ansia perché è comunque un esame, ma un po’ di sana preoccupazione penso sia lecita. Sono una persona a cui piace molto parlare, quindi la forma dell’orale è quella che più si addice alle mie caratteristiche. L’anno è stato sicuramente difficile, fortunatamente la scuola ha indetto la didattica in presenza al 100% per tutte le quinte dal mese di maggio, per cui ho potuto vivere con i miei compagni gli ultimi momenti a scuola. Il futuro? Sogno di diventare medico». Così Andrea Volpin, della 5ª Artistico: «Sono abbastanza pronto, mi spaventano maggiormente le materie scientifiche e in parte inglese. Mi convince molto l’esame orale, mi piace parlare e penso di avere buone capacità dialettiche. L’anno è stato complesso ma importante anche per una sofferenza che in fondo è stata formativa. Vorrei fare il personal trainer, ma sto valutando di andare avanti a studiare, magari psicologia o beni culturali». Chiude Jason Balla, studente della 5ª del Pollini: «Mi sento pronto. Ho avuto delle difficoltà in quanto nel fine settimana lavoro, ma alla fine sono riuscito a fare tutto senza problemi. Dopo la maturità inizierò a lavorare subito in cucina, e probabilmente dopo un anno mi iscriverà all’università, a marketing». Sono stati intanto resi noti i nomi dei presidenti delle commissioni: all’Omodeo ci saranno Elda Frojo, Alberto Panzarasa e Antonella Sicbaldi, al Pollini Paola Alberti, Giovanni Della Porta, Maria Gentile e Anna Maria Miotti.