Museo 3D all’ex Aeronautica Il sindaco incontra la Regione

Si punta a creare un’area dedicata a Risorgimento e Grande Guerra anche con l’utilizzo di moderne tecnologie, tra ologrammi e visori

Si avvicina sempre di più il recupero totale dell’ex base dell’Aeronautica militare della frazione Remondò. Infatti, una parte dell’area diventerà un campo per il softair, disciplina basata sulla simulazione di azioni militari. Questo grazie a un bando pubblicato lo scorso anno dal sindaco Antonio Costantino per l’affidamento in comodato d’uso per cinque anni di una porzione della superficie. Ad aggiudicarselo è stata la Six Vigevano che ha già provveduto ad effettuare i lavori di pulizia e di messa in ordine. In merito a questa parte della riqualificazione dell’area, si attende solo l’inizio delle gare per aggiudicarsi l’appalto. Ma le intenzioni dell’amministrazione comunale sono molto più ambiziose: questa ha realizzato un progetto completo per il recupero anche dell’ala est, ove intende realizzare un museo dedicato al periodo risorgimentale e alla Prima Guerra Mondiale. Nello specifico, il museo raccoglierebbe reperti riguardanti i periodi suddetti e articoli della vita contadina dei primi del novecento, con la volontà di mostrare la semplicità della popolazione civile, che in Lomellina era prevalente agricola. Parallelamente a questo, il progetto intende creare una stanza, ove replicare un modello che si sta affermando in molti musei rinomati, ossia l’utilizzo della realtà aumentata, sia in 3D, sia in 4D. Ad esempio, l’utilizzo di ologrammi di soldati che racconteranno la propria esperienza, oppure una stanza in cui i visitatori potranno, attraverso dei visori, rivivere alcuni momenti della guerra, dalla vita in trincea all’attacco a quella nemica. Inoltre la presenza di ventilatori, spostamenti d’aria e spruzzatori d’acqua nebulizzata, in modo da rendere l’esperienza più realistica possibile. «Ho avuto un incontro informale con l’assessore alla cultura di Regione Lombardia, che si è mostrato interessato verso i musei che puntano sulla realtà aumentata, con l’intento di attirare le persone e soprattutto i ragazzi a visitare i musei – spiega il primo cittadino gambolese – inoltre, ritengo che il progetto abbia dei requisiti unici e rari, dunque ora intendiamo presentare il progetto ufficialmente per capire se la Regione effettivamente è interessata a finanziarlo».

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