Superano quota 22 mila i pasti che sono stati distribuiti nel 2019 alla mensa dei poveri. Il tutto a beneficio di 827 persone. Un dato che fa impressione considerando che solo un anno fa, furono distribuiti poco più di 18 mila pasti. Un incremento di oltre il 20 per cento in dodici mesi. Sono stazionari il numero di persone e pasti consumati direttamente presso la mensa, mentre si registra un incremento nei pasti distribuiti e consumati presso le proprie abitazioni. Un dato particolarmente preoccupante che fotografa la situazione della nostra zona. Segno che la povertà non sembra diminuire nonostante si parli di crisi ormai superata. Anche il sostegno economico per esigenze indispensabili è importante, quasi 15 mila euro. Le spese per bollette e altre varie sono in aumento, mentre le borse lavoro sono in diminuzione, sostituite dal più comodo reddito di cittadinanza.
«Il bilancio annuale del 2019 – spiega don Felice Locatelli, coordinatore della Mensa – rileva che abbiamo fornito un totale di 22.428 pasti contro 18.569 nell’anno precedente. Un dato in aumento rispetto al passato, che impegna parecchio. Ogni giorno pranzano direttamente in mensa una quindicina di persone che corrisponde a 3.860 pasti (3.692 pasti lo scorso anno). Un dato quindi stazionario. A una decina di loro che pranzano in mensa, consegniamo poi anche la cena a cui corrispondono altri 2.942 pasti. Cinque si arrangiano loro. Poi altre persone vengono a ritirare il cibo già cucinato che poi consumano a casa per un corrispettivo di 5.035 pasti. In totale in 12 mesi sono stati distribuiti 11.837 pasti già cucinati (10.673 pasti nell’anno precedente)». Ma esiste anche una distribuzione pacchi settimanali. «Sempre in questo anno – prosegue don Felice Locatelli – abbiamo consegnato 555 pacchi alimentari (499 nel 2018). Ogni pacco contiene alimenti per cucinare pranzo e cena per due persone, ovviamente per 7 giorni. Questo significa distribuire 10.591 pasti che vengono cucinati a casa».
