Tempi duri per chi si deve sposare. Già rinviati gli eventi primaverili

Tra i settori che più hanno risentito dei provvedimenti restrittivi imposti per l’emergenza Coronavirus c’è quello del matrimonio e dell’organizzazione di eventi. La ragione sta nei divieti imposti per lo svolgimento di cerimonie religiose e di ricevimenti, al fine di evitare gli assembramenti di persone e ridurre di conseguenza i pericoli di contagio. Molti appuntamenti sono stati rimandati all’autunno, quando verosimilmente l’emergenza sanitaria sarà rientrata. Ma nel frattempo il piatto piange e non poco, soprattutto ora con l’arrivo dei mesi più caldi che portano con sé l’organizzazione di tantissimi eventi, i matrimoni su tutti. Già saltati gli appuntamenti di aprile e maggio, molte coppie temono per quelli estivi: il rischio che la festa possa saltare non è da scartare. Abbiamo sentito l’esperto Mauro Adami, titolare dell’agenzia “Domo Adami Events” in piazza Ducale a Vigevano, che in passato ha tenuto la rubrica “Questioni di stile e buon gusto” per il nostro settimanale. La sua è una voce autorevole in questo settore che l’ha visto fondare quello che è diventato un vero e proprio brand globale, in origine nato come marchio di abiti da sposa e successivamente associato alla cura dello stile del matrimonio in ogni minimo dettaglio. «Più che un vero e proprio calo di affari – commenta Mauro Adami – parlerei di un drammatico ribaltamento della situazione. Avevamo organizzato 100 eventi, di cui ne abbiamo dovuti rimandare almeno 35. Mentre altri ancora sono in attesa di definizione. Giocoforza ne hanno risentito tutti quelli previsti nei mesi di aprile e maggio, che stimiamo intorno al 10 per cento del totale. In particolare, le funzioni religiose, come ricevimenti per battesimi, comunioni e cresime, per le quali si parla probabilmente di uno spostamento in autunno, anche per disposizioni della diocesi di Vigevano. Per la riorganizzazione di questi eventi navighiamo dunque a vista. Mentre i matrimoni continuano a tenere botta: si tratterà soltanto di aspettare la prima data utile». Adami invita comunque alla serenità perché per molte famiglie (attuali e future) i festeggiamenti sono soltanto rimandati. E non c’è da temere neanche la beffa di un danno economico. «Vanno chiaramente definiti gli iter e le tempistiche – va avanti – ma, anche se non subito, la filiera degli eventi ripartirà: su questo non ci sono dubbi. Per quanto riguarda il pagamento delle caparre, non ci sono problemi, nel caso in cui gli eventi fossero rimandati per cause di forza maggiore, come in questa ipotesi. Non ci sono penali da versare e gli eventuali acconti già pagati sono salvaguardati per il futuro. Diverso è invece il caso se l’evento è annullato per via di una decisione della coppia perché, ad esempio, non si vuole più sposare. In quel caso vanno salvaguardati gli investimenti fatti per la programmazione degli eventi». Quali sono i consigli? «Innanzitutto restare sereni – osserva il titolare di “Domo Adami Events” – e affidarsi a professionisti, sempre disponibili a venire incontro a ogni esigenza, nei limiti del possibile. Questa situazione, che ovviamente non era prevista, ha creato disorientamento anche tra gli addetti ai lavori. Personalmente sto comunque continuando ancora a lavorare, anche da casa. È un business che comunque non viene perso», conclude l’esperto.

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