Si chiama Angelo e la sua triste vicenda è balzata sulle cronache nazionali. Dopo aver perso il lavoro e un divorzio alle spalle, per continuare a contribuire economicamente al sostegno del proprio figlio è tornato a vivere a casa della madre, con lei e il fratello maggiore. Un mese fa, per cause naturali la mamma è venuta a mancare dopo una lunga malattia. La vita ha serbato ad Angelo, poco dopo, un altro brutto colpo da affrontare. Il fratello maggiore si è ammalato di Coronavirus e in poco tempo è anch’egli deceduto, lasciandolo solo una decina di giorni fa. A quel punto anche Angelo, essendo stato a contatto con il fratello infetto, ha iniziato ad accusare i sintomi riferibili al Covid-19 e quindi, costretto all’auto isolamento concordato con il medico di famiglia, è rimasto in casa in quarantena, di fatto da solo, con tante faccende burocratiche da risolvere derivanti dalla morte dei familiari e una questione economica portata allo stremo da una concomitanza di gravi episodi. Un agente della polizia municipale, sabato lo ha contattato informandolo che una cittadina, anch’essa ammalata e impossibilitata a muoversi, avrebbe voluto fargli avere generi alimentari conoscendo la sua situazione di emergenza. In collaborazione con i carabinieri, il cibo gli è stato consegnato a domicilio già da domenica, grazie all’ulteriore aiuto di un ristoratore. Questa notizia, venuta di dominio pubblico, ha provocato una serie di aiuti. In primis dagli assistenti sociali, i quali già a conoscenza del fatto stavano monitorando la sua situazione avendo previsto un supporto psicologico, e ora si occuperanno del vitto. Inoltre da molte persone comuni, che da lunedì hanno dato attestati di solidarietà di ogni genere. Da Milano, dalla Toscana fino a Cosenza, vorrebbero donare ad Angelo denaro, ma lui precisa che se li vorrebbe guadagnare. Il suo unico desiderio è quello di «poter ritrovare un lavoro, qualsiasi».
