Si studiano sgravi fiscali Ma i fondi sono pochi

La giunta ha aggiunto risorse proprie ai 30mila euro arrivati dallo Stato Contributi ridotti alle associazioni per favorire la ripartenza economica

Entro il 28 maggio il bilancio di previsione arriverà in consiglio comunale. L’amministrazione comunale di Cilavegna è una delle ultime in ordine di tempo a votare il documento di programmazione, sfruttando la proroga concessa dal governo per il Coronavirus. La decisione è stata quella di attendere la fine dell’emergenza pandemia, per non dover poi modificare il corso d’opera la stesura del bilancio. Che dovrà tenere conto appieno di quelli che sono i problemi che porta con sé il blocco forzato di due mesi, soprattutto per le attività produttive e commerciali. Proprio in questi giorni il sindaco e gli assessori sono al lavoro per sistemare il bilancio che non dovrà gravare sulle tasche dei cilavegnesi. Anzi eventualmente potranno essere previsti dei sostegni e degli aiuti. «Il bilancio che avevamo previsto a febbraio – spiega il sindaco Giovanna Falzone – per ovvi motivi non andrà più bene e siamo stati costretti a rifarlo completamente. Il nuovo documento dovrà comprendere i fondi in arrivo dalla Regione che saranno utilizzati per completare le strutture che abbiamo iniziato a costruire». Il punto fondamentale del futuro bilancio cilavegnese non è tanto quanto si investirà, ma a quanto dovranno incidere tasse e tagli sulla realtà dei cittadini di Cilavegna, come tutti molto provati dai due mesi di lockdown. «I 30mila euro – dice ancora il primo cittadino cilavegnese – che sono arrivati dal governo per sostenere le famiglie in difficoltà non sono bastati e abbiamo dovuto aggiungerne prelevandoli dalle casse comunali. Abbiamo dovuto ridurre i contributi alle associazioni, ma al momento il nostro obiettivo è quello di non andare a incidere sulla attività economiche e commerciali». In questi giorni il punto di cui la giunta e la maggioranza stanno discutendo è appunto se ridurre le tasse comunali oppure in un qualche modo cercare di dare dei contributi alle attività in sofferenza. «Al momento – continua il sindaco Falzone – non abbiamo ancora deciso come muoverci, ma è importante cercare in ogni modo di rilanciare l’economia del nostro paese».

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