I “vunciòn” di nuovo in azione E la differenziata rimane bassa

L’emergenza Covid-19 ha accentuato il problema delle mini discariche, complice la chiusura della piazzola. La raccolta rimane sotto il 60%

Un malcostume che non si riesce ad estirpare. Negli ultimi giorni si sono registrati nuovi casi di mini discariche abusive in città. Per la precisione, in via Castellana dove sono state ritrovate ruote abbandonate ma altri episodi similari si sono avuti anche in via Ceresio e al Casello 10, ormai utilizzato come vera e propria discarica a cielo aperto. E intanto la raccolta differenziata continua a rimanere sotto il 60 per cento. «La percentuale si è fermata al 59,4% – commenta Giorgio Tognon, amministratore delegato di Asm-Isa, l’azienda che gestisce il servizio – a questo ha contribuito anche il fatto che l’isola ecologica sia rimasta chiusa a causa del Covid-19. Quindi è mancato il conferimento di rifiuti industriali e artigianali mentre sono cresciuti quelli di origine domestica, soprattutto del vetro. Facciamo leva sulla sensibilità e ed educazione civica ma più di tanto non possiamo fare. La tendenza è di abbandonare i rifiuti laddove lo fanno anche gli altri». L’unico rimedio possibile per combattere questo fenomeno sembra essere quello di ricorre allo strumento impopolare delle multe. «Da ottobre – prosegue Tognon – con l’aiuto dell’ausiliario ambientale, abbiamo comminato 250 contravvenzioni del valore di 250 euro ciascuno. Si fa fatica a lasciar passare il messaggio a Vigevano. Mentre in altri Comuni le percentuali della differenziata continuano a essere positive: a Cassolnovo e Gravellona siamo partiti a gennaio e siamo già oltre il 70%. Segno che lì abbiamo lavorato bene», conclude Tognon. (a.s.)

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