IN VIAGGIO SUL SOFÀ – Viaggio in Cappadocia tra i camini delle fate.

A cura di Antonella Nipoti.

La Cappadocia si trova in Turchia al centro della Penisola Anatolica, a cavallo tra Asia Minore e la Mesopotamia. La sua posizione ha fatto sì che nel corso dei secoli sia stata una terra ambita dai conquistatori e crocevia di rotte commerciali. Ci sono innumerevoli cose da fare in Cappadocia dal trekking all’equitazione sino a percorsi in bicicletta e sentieri del gusto della sua straordinaria cucina. Non importa la stagione o il periodo dell’anno, questa terra meravigliosa sa sempre stimolare i sensi dei visitatori. Nella cultura della Cappadocia ci sono diverse attività che devono essere provate per capire a fondo la sua essenza. Per visitare per bene la Cappadocia serve almeno una settimana perché ci sono almeno dieci cose che vanno assolutamente fatte: camminare tra i Camini delle fate, esplorare una delle tantissime città sotterranee, entrare nelle chiese rupestri per ammirarne gli affreschi, sorvolare in mongolfiera i Camini delle fate, assistere a un’esibizione dei Dervisci rotanti, andare a cavallo nei sentieri della valle di Göreme, visitare un caravanserraglio, scoprire l’artigianato locale, ceramica e tappeti, sorseggiare un caffè o un tè turco in un tipico bar turco. La cerimonia del roteare dei Dervisci, chiamata Sema, è nata dall’ispirazione di un poeta e filosofo mistico. I Dervisci fanno la loro danza come forma di meditazione per raggiungere la fonte di ogni perfezione. Un viaggio in Cappadocia costituisce un’esperienza indimenticabile, ancor più se si può fare lentamente, in assoluto relax. Qui, volando sulle mongolfiere, è possibile vedere un paesaggio lunare formatosi dall’erosione di strati morbidi di lava e cenere, emessi da vulcani e poi modellati da pioggia, vento e ghiaccio nel corso di milioni di anni formando strutture coniche uniche chiamate Camini delle fate. Alcuni di questi hanno raggiunto nel tempo altezze importanti. I primi abitanti di questa regione vi hanno poi scavato dentro per creare dimore, castelli e persino intere città sotterranee utilizzate come nascondigli. La Cappadocia è un museo a cielo aperto. La principale testimonianza dei Camini delle fate è Göreme che oggi è una città in parte “violentata” dall’uomo che con una spianata di asfalto, ha sostituito i sentieri che una volta si insinuavano tra i Camini delle fate. Ognuno di questi è stato trasformato in un hotel. Decine e decine di ristoranti e negozietti di souvenir hanno trasformato la città che oggi è a misura di turista ma ha perso gran parte del suo fascino. Invece la capitale della ceramica e dei tappeti è Avanos con i suoi numerosi laboratori artigianali che consentono di provare l’esperienza di modellare l’argilla e le sue donne che lavorano con telai di legno disegnando trame uniche. Un viaggio in Cappadocia si può fare in ogni momento dell’anno e di solito si abbina la visita di Istanbul.

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