Casette dei libri, scoppia la polemica sul sondaggio del sindaco

GAMBOLÒ – Le casette dei libri, simbolo di condivisione culturale e lettura gratuita, diventano il nuovo terreno di scontro politico a Gambolò. A scatenare il dibattito, un sondaggio promosso dal sindaco Antonio Costantino per raccogliere l’opinione dei cittadini sul futuro di queste strutture, spesso bersaglio di atti vandalici e oggetto di continui interventi di manutenzione, con costi a carico dell’Amministrazione Comunale. L’intento, nelle parole del sindaco, è quello di avviare una riflessione collettiva: «Prima di assumere decisioni in merito al loro mantenimento o eventuale dismissione, desideriamo conoscere la vostra opinione». Ma l’iniziativa non è piaciuta alla consigliera di Forza Italia, Helena Bologna, che ha reagito con una dura replica, definendo il sondaggio “una resa” e “un’amnesia culturale”. «Si propone la dismissione delle casette dei libri – afferma Bologna – come se fossero un rifiuto ingombrante da smaltire. Invece, sono un simbolo di civiltà, un gesto poetico e potentissimo: prendere un libro, lasciarne un altro, nutrire l’intelligenza collettiva». Nel suo intervento, dai toni accesi e appassionati, la consigliera accusa l’Amministrazione di voler smantellare un presidio di umanità e sapere per ragioni di comodità o consenso: «La cultura non porta voti. Non fa rumore. E quindi si mette ai voti. Come se la cultura fosse un fastidio. Un problema da eliminare». La Bologna paragona la proposta di eliminare le casette a una deriva più ampia: «Togliamo anche le panchine se qualcuno le riga. Togliamo i parchi se si rompe un’altalena. Togliamo le idee se danno fastidio. Le casette non sono arredo urbano. Sono semi. Sono un patto civile tra sconosciuti. Una promessa di comunità» . Poi, lancia un appello ai cittadini: «Difendiamo queste piccole grandi casette come si difende un bene prezioso: con orgoglio, con fermezza, con amore. La cultura non è un costo. È ciò che ci resta quando tutto il resto crolla». Il dibattito ora è aperto. Da un lato, l’Amministrazione che cerca soluzioni sostenibili a fronte di continui atti vandalici. Dall’altro, chi vede nella tutela della cultura un dovere imprescindibile. La parola, come promesso, passa ai cittadini. E il destino delle casette dei libri di Gambolò resta appeso alle loro risposte.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *