Wi-Fi gratuito, il progetto è quasi in dirittura d’arrivo

Il nodo è il collegamento dell’impianto alle Bozzole: si tratta
con la Curia. Saranno coperti San Biagio, il teatro e il parco Platti

Pare in dirittura d’arrivo l’installazione di un impianto Wi-Fi gratuito nei luoghi pubblici della città. Si tratta di un progetto per il quale il Comune aveva vinto nel 2018 un voucher del valore di 15mila euro derivante da uno specifico bando della Commissione europea mirato all’attivazione di hotspot gratuiti accessibili a tutti in municipi, piazze, parchi, biblioteche e musei. Per ultimare la pratica mancano alcuni dettagli, come precisa l’assessore alle Innovazioni tecnologiche, Isabella Panzarasa. «Le tempistiche sono state rallentate a causa dell’emergenza Covid-19 – afferma – ma contiamo di ultimare il tutto nel giro di due settimane, al massimo 20 giorni. Abbiamo fatto dei sopralluoghi nei pressi del santuario delle Bozzole che rappresenta la criticità principale in quanto dovremo chiedere il permesso della curia, proprietaria dell’edificio».

«Tutti gli altri punti del centro storico sono a posto – prosegue Panzarasa – alcuni lavori sono già stati effettuati. Sarà coperta tutta l’area esterna al bocciodromo e al palazzetto dello sport, oltre alla casa degli “Amici di San Biagio” alla frazione, al Martinetti (compresa la sala polivalente) e al parco Platti. In quest’ultimo punto ci sono alcuni problemi dati dalla presenza degli alberi: lì dobbiamo scavare a fondo per unire i due lampioni ma è indubbio che la potenza del segnale sarà più ridotta. Attendiamo invece, come detto, di capire come muoverci alle Bozzole: sarebbe utile poter disporre di un punto Wi-Fi, vista anche la presenza di giovani che frequentano il bar e l’area giochi adiacente al santuario. Ma sono decisioni che non competono a noi», conclude Panzarasa. Per inciso, i buoni WiFi4EU coprono i costi delle attrezzature e delle installazioni degli hotspot Wi-Fi che soddisfano i requisiti definiti nella convenzione di sovvenzione firmata con i Comuni selezionati. Questi ultimi sosterranno i costi della connettività, del funzionamento e della manutenzione delle apparecchiature per almeno tre anni. Garlasco fa parte dei primi 2.800 Comuni che alla fine del 2018 avevano partecipato al bando promosso dalla Commissione europea ricevendo un voucher per l’attivazione dei progetti. In provincia sono sette gli impianti già attivi.

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