GARLASCO – Un incarico da 15 giornate complessive, due volte a settimana, martedì e giovedì, fino a ottobre, per un compenso di 550 euro al giorno più Iva. È il “presidio informatico” affidato dal Comune di Garlasco a un consulente esterno per un totale di 10.065 euro. La determina ha acceso il dibattito politico: «È giusto garantire efficienza ai servizi informatici – osserva il portavoce di Garlasco Civica Mario Spialtini – ma è anomalo che un intero Comune non riesca a gestire internamente quindici giornate di lavoro. Si rischia di creare un precedente: oggi l’informatica, domani altri uffici». Il sindaco Simone Molinari replica parlando di “esigenze tecniche e organizzative” legate alla digitalizzazione dell’ente: «Il servizio non sostituisce il personale interno, ma lo affianca su attività specialistiche per garantire continuità e sicurezza informatica». Con un solo addetto al settore, la presenza esterna assicura interventi rapidi e competenze sul cloud e sui nuovi sistemi digitali. Sui costi, Molinari precisa che «sono in linea con il mercato» e respinge le accuse di un “Comune a gettone”: «È un supporto tecnico qualificato, necessario per la trasformazione digitale e per la tutela della sicurezza dei dati pubblici».