Semina il caos al Pronto Soccorso: 35enne scarcerato con obbligo di firma, udienza a febbraio

VIGEVANO – È tornato in libertà A.C. il 35enne di origine marocchina arrestato sabato pomeriggio dopo aver seminato il caos nel pronto soccorso dell’Ospedale Civile di Vigevano. Il giudice Fabio Lambertucci ha convalidato l’arresto, ma ha disposto la scarcerazione con obbligo di firma tre volte alla settimana presso la caserma dei Carabinieri di via Castellana. La prossima udienza è stata fissata per il 23 febbraio 2026. I fatti risalgono al pomeriggio di sabato scorso, quando, in attesa di essere visitato, ha improvvisamente dato in escandescenze nella sala d’attesa del pronto soccorso. Secondo quanto ricostruito, esasperato dai tempi di attesa, avrebbe iniziato a danneggiare arredi e attrezzature, creando momenti di forte tensione tra pazienti e operatori sanitari. Il personale, spaventato da quella che sembrava una vera e propria aggressione, ha tentato di difendersi come poteva, utilizzando sedie e persino un estintore per contenere la furia dell’uomo, nell’attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine. L’intervento dei carabinieri ha messo fine alla situazione e l’uomo è stato arrestato. Lunedì mattina, il malintenzionato – che vive regolarmente in Italia con permesso di soggiorno e lavora come operaio in una logistica del Novarese – è comparso davanti al giudice in un processo per direttissima. È stato condannato al risarcimento dei danni arrecati all’ospedale, ma non è stata disposta la custodia cautelare in carcere: dovrà presentarsi tre volte a settimana in caserma, in attesa della prossima udienza. L’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza all’interno delle strutture sanitarie, sempre più spesso teatro di episodi di violenza ai danni del personale. Il sindaco di Vigevano, Andrea Ceffa, è intervenuto duramente sulla vicenda attraverso i social: «Se fosse per me – ha scritto – lo rimpatrierei il giorno stesso. Ma la legge attuale non lo permette».

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