LA CAMELIA COLLEZIONI – L’Art Nouveau e la gioielleria di fine Ottocento

A cura di Alessandra Restelli e Maria Luisa Siviero

Nel 1895, un noto commerciante di arti orientali parigino, Samuel Bing, intraprese un’iniziativa innovativa trasformando la sua bottega in una galleria dedicata alle arti decorative moderne, sapientemente intitolata “l’Art Nouveau”; questa galleria divenne un faro di riferimento per l’estetica di un’epoca caratterizzata da eleganza e delicatezza.
In particolare, si distinse come una delle più significative espressioni del movimento, il quale scoprì e utilizzò materiali innovativi e inusuali. Tra questi, il corno che rappresentò una risorsa affascinante, per la sua autenticità e versatilità. L’opale si affermò come particolarmente apprezzata per la sua capacità di rifrangenza e per i colori delicati e vivaci che caratterizzavano le sue pietre. L’unicità di questo minerale lo rese un favorito tra i gioiellieri dell’epoca, garantendo opulenza e originalità nelle creazioni. Inoltre, l’uso di materiali considerati “poveri” da parte di stilisti emergenti contribuì a democratizzare l’estetica e a portare una nuova interpretazione nel design. Con la diffusione dell’Art Nouveau, si assistette a una rivoluzione nel modo di concepire la gioielleria: non più semplici ornamenti, ma espressioni artistiche cariche di significato e simbolismo. L’adozione di temi naturali, l’uso di materiali innovativi e il rifiuto di ancorarsi a stili tradizionali furono elementi chiave di questo movimento. In foto alcuni esempi. In Collezione abbiamo una linea che si compone di diversi esemplari di varie forme e dimensioni recuperati all’interno di cofanetti portagioie o agganciati su cuscinetti in pizzo utilizzati come oggetti di decoro ed ancora, trovati agganciati agli abiti delle bambole d’epoca

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *