LA CAMELIA COLLEZIONI – I Colli “a pettorale” delle Signore dell’Ottocento

a cura di Alessandra Restelli e Maria Luisa Siviero

Nell’epoca vittoriana, il colletto era il simbolo di un periodo caratterizzato da rigide convenzioni sociali, eleganza sartoriale e un forte senso di pudore. Contrariamente a quanto avviene nella moda contemporanea, dove la libertà di espressione è frequentemente incoraggiata, l’abbigliamento della donna Ottocentesca tendeva ad essere coprente e altamente decorato; le maniche lunghe e le gonne ampie infatti, con tribuivano a nascondere le forme del corpo. Le donne facoltose si distingueva no per la loro capacità di adornarsi con pezzi unici, espressioni di lusso e raffinatezza .Questa concezione si estendeva anche nelle occasioni formali, come balli o ricevimenti, dove le dame “si sentiva no autorizzate” a sfoggiare scollature più audaci, ma solamente entro limiti accettabili. L’abbigliamento diurno rimaneva, tuttavia, ben più conservatore, rispecchiando la necessità di mantenere un’immagine decorosa in tutte le circostanze. In Collezione custodiamo dei rari quanto unici colletti a “pettorale” con inserti di velluto e voille ispirati a ricami arabeschi della metà dell’800. Un cartoncino sagomato, un disegno e abili merlettaie che, con precisione, ne hanno ricamato il motivo. Questi rari reperti ci sono stati consegnati ancora imbastiti, a punto lungo, su una tela di lino e ognuno con il cartellino scritto a mano che ne indicava il codice (in foto) e ne garantiva autenticità e unicità . Il donatore ce li ha portati racchiusi in una scatola di cartone – probabilmente originale raccolte museali private dell’acquisto – con riportate delle iniziali in oro: dal racconto, questi colli sono stati acquistati in Francia come souvenir e probabilmente destinati come regalo a qualche figlia, zia o moglie della fami glia di origine

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