Nell’estate delle sagre saltate Parona lavora per fare la festa

Niente Palio a Robbio e Mede: ci sarà soltanto lo stand gastronomico
nella città dl’Urmòn. Evento confermato per ora nella patria dell’Offella

Nell’estate delle sagre annullate o in formato ridotto, dopo “Anguriando” a Olevano e la “Sagra della rana” a Sartirana, si registrano altre defezioni. Ma c’è ancora chi spera. A Mortara si lavora intanto per organizzare la Sagra di settembre. A Parona si è svolto lunedì sera un consiglio convocato dal presidente della Pro loco, Gabriele Colombo con, di fatto, un unico punto all’ordine del giorno la 52esima Sagra dell’Offella. Manifestazione a cui tutti non vogliono rinunciare e che ha portato unanimemente i consiglieri ad approvare la linea di indirizzo che vedrà l’associazione impegnata nell’organizzazione della Sagra, nel rispetto delle regole dettate dalla situazione sanitaria. Un’attenta valutazione di tutti gli aspetti ha fatto emergere la volontà di provare ad organizzare la festa che avrà un volto diverso dal solito. «Non ci sarà la tradizionale sfilata – conferma il presidente Colombo – ma la linea dettata dal consiglio è di due eventi, uno al sabato ed uno alla domenica da tenersi in piazza Nuova. Siamo pronti a metterci in gioco per dare comunque qualcosa al paese ed alla comunità portando avanti anche in questa difficile situazione l’immagine di Parona e della nostra Offella». A Mede, per la terza volta dalla sua nascita, il Palio d’la Ciaramela, quest’anno, non si disputerà. Per il 2020 niente sfida per il cencio, con annesso annullamento dei momenti più tipici della rievocazione storico-contadina, come gli angoli caratteristici dei rioni e la tradizionale sfilata che precedeva la contesa del cencio. Hanno prevalso la prudenza e la difficoltà nel poter far rispettare le regole di quella che, da anni, è la manifestazione di punta della città lomellina, che ogni anno attirava a sé diverse centinaia di visitatori da tutti i paesi limitrofi. «Il problema – spiega il sindaco Giorgio Guardamagna – per una manifestazione come la nostra che si snoda per un’intera settimana sarebbe stato quello di coniugare la felice riuscita dei diversi appuntamenti con le stringenti normative anti assembramento». Rimane, però, nonostante la cancellazione, la volontà di non lasciare la seconda settimana di settembre priva di appuntamenti. «Avremo un altro incontro – conclude Guardamagna – per vedere se sarà possibile organizzare qualcosa che richiami il Palio e le sue origini: la volontà di certo non manca, ma sarà necessario studiare al meglio ogni idea». Niente da fare anche a Robbio. Dopo l’ultima riunione di lunedì con i rappresentanti dei rioni, è stato deciso che il Palio dl’Urmòn non si disputerà. Stando a quanto si apprende dal Comitato Palio, ci sarà solamente lo stand gastronomico che dovrebbe durare dal 29 agosto al 6 settembre. Non ci sarà neanche la carriola folcloristica mentre dovrebbe essere confermata la fiaccola celebrativa gestita in comunione dai rioni. Probabilmente la piazza ospiterà l’arrivo della “Polentina al chiaro di luna”, la classica corsa-cammminata che si tiene solitamente in estate e che è stata spostata al 2 settembre. La Maxi Paniscia si dovrebbe tenere il 5 settembre.

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