Aspiranti medici, avvocati e autori. Anche all’estero

Dopo la soddisfazione per la maturità, i ragazzi guardano al domani
senza dimenticare che sarà dura: «Mi pagherò gli studi lavorando»

Gli esami di maturità si sono conclusi, e per i ragazzi è giunto dunque il momento di decidere del proprio futuro: in molti continueranno gli studi, altri hanno progetti che comprendono esperienze all’estero, mentre alcuni puntano prima a un lavoro che li renda indipendenti. Si può dire che molti giovani, dopo aver fronteggiato una situazione difficile e aver chiuso con ottimi voti, non vogliono lasciarsi sfuggire la possibilità di inseguire i propri sogni. «Ho superato l’anno scorso il test d’ingresso al Politecnico di Milano per la facoltà di Ingegneria Biomedica – racconta Anna Paglino (100 al Liceo Scientifico) – ma vorrei comunque provare il test d’ingresso per la facoltà di Medicina a Pavia e quello per il Medtec presso l’Humanitas University». La parola a Iara Savoia, lode al Pollini in tecnico dei servizi socio sanitari: «Lavoro già come fotografa, ma mi iscriverò in università per frequentare Beni Culturali per poi lavorare per la tutela del patrimonio culturale in Italia». Francesco Patanè, uscito dall’Omodeo, dice invece: «Ora voglio iscrivermi all’università di Pavia alla facoltà di Giurisprudenza per lavorare come avvocato». Anche Matteo Cossa dopo l’esperienza al Pollini svela: «In futuro vorrei lavorare nell’azienda agricola di famiglia e se non ci riuscissi proverei a entrare in un’altra dato che nel settore cerealicolo e zootecnico il lavoro non manca. Mi piace studiare, ma per ora sono più interessato al lavoro». Racconta Federica Baldo: «Spero di realizzare il mio sogno, quello di fare la maestra d’asilo. Per poterlo realizzare cercherò prima un lavoro, magari inerente alla scuola da cui sono uscita, per potermi pagare gli studi e iniziare così una vita indipendente». La sua ormai ex compagna di classe al Pollini (servizi socio sanitari), Beatrice Gaudio, racconta: «Vorrei andare all’università e frequentare il corso di Ostetricia, ma il mio più grande sogno, dato che amo scrivere fin da quando sono piccola, sarebbe pubblicare il mio libro. Lo proporrò a qualche casa editrice e vedrò cosa succederà. Il mio futuro, però, lo immagino all’estero: qui non vedo opportunità per me». Anche Giulia Rizzato dopo il 100 al Linguistico sogna un futuro fuori dall’Italia: «Ho intenzione di andare a studiare International Business in Olanda e quindi studiare in inglese. Sono già andata a vedere l’università, ma a causa del Covid inizierò a gennaio dato che non ho potuto dare tutti gli esami in tempo. Non ho ancora un’idea su un “lavoro dei sogni”, ma vorrei gestire una mia attività». Ikram Sahraoui (ex Linguistico) sottolinea: «Proseguirò gli studi e vorrei andare a studiare Amministrazione dell’Impresa a Milano. Mi piacerebbe lavorare in un’azienda privata, magari come addetta alla gestione del personale oppure come consulente finanziario». Leonardo Cevoli, dopo il 100 all’alberghiero, afferma: «Continuerò a studiare e vorrei frequentare Scienze degli Alimenti e Nutrizione per poter diventare nutrizionista negli ospedali oppure aprire una mia attività. Successivamente farei il corso per lavorare nell’unità dei carabinieri: i N.A.S.». Niccolò Cocchetti, forte della lode all’Omodeo, conclude: «Frequenterò la facoltà di Economia a Novara per poi immettermi nel mondo del lavoro nelle società e imprese locali oppure nell’ambito della finanza anche se non ho ancora un’idea precisa».

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