Rocco Garramone, artigiano in pensione, ha ideato un carrello
con lampada Uva da utilizzare nell’abbazia di Santa Croce
La genialità non si impara, uno ce la deve avere. E Rocco Garramone, è sicuramente un artigiano, oggi in pensione, che le idee le ha sempre avute nella sua vita professionale e le ha anche trasmesse al figlio Marco, che gestisce il negozio del “Materasè” di corso Roma. Anche lui di intuizioni geniali nel suo lavoro ne ha. L’idea di Rocco Garramone è stata quella di costruire (in proprio) una macchina sanificatrice a raggi ultravioletti. Rocco aiuta la chiesa di Santa Croce, con l’amico Pippo Rinaldi, che si presta per alcuni compiti importanti e fondamentali tra quelli che normalmente svolgono i sacrestani. Pippo e Rocco ci tengono alla pulizia e al buon funzionamento dell’antica abbazia, quasi come se fosse la loro casa. A suffragare le opere dei due anche un terzo componente della compagnia, Manfredi Zagarese, fratello del precedente parroco don Gianluca. Quando il terzetto arriva in chiesa c’è sempre qualche novità da proporre, un impianto da sistemare, una vite da sostituire. L’ultima novità nasce da loro, ma la realizzazione è di Rocco: «Alla fine di ogni messa – racconta – quando sono riprese le celebrazioni, il parroco don Gianluigi Repossi e don Gianni Camana ci hanno chiesto una mano per la sanificazione delle panche, dove stanno seduti i fedeli». Inoltre le celebrazioni sono aumentate, per mantenere le distanze ed evitare assembramenti, quindi al sabato e alla domenica tanti volontari e parrocchiani si sono messi a disposizione per pulire e disinfettare tutte le panche, che non sono poche. «Vedendo questo lavoro mi è venuto in mente di costruire un macchinario» spiega Garramone. È una pulitrice a raggi ultravioletti. La lampada è nascosta sotto una protezione costruita all’altezza delle panche ed irradia verso terra. Alla base un carrellino a ruote. Il primo modello aveva bisogno della corrente elettrica, ma la versione definitiva è stata creata con una batteria autonoma a 12 volt che può essere ricaricata ogni sera. «Ora passare tra i banchi per la sanificazione è molto più leggero e rapido. Basta solo accompagnare a mano, sopra le sedute, la lampada pulitrice a raggi UVA». Una lampada del genere l’avranno sicuramente notata in molti dal parrucchiere, oppure dal dentista, serve a sterilizzare gli attrezzi, le forbici e altro materiale che deve essere ripulito dopo il contatto con una persona. In chiesa un rapporto così diretto non dovrebbe neppure esserci perchè è obbligatoria la distanza ed è possibile entrare solo dopo avere pulito le mani con il gel. «La lampada UVA aggiunge una sicurezza maggiore».