Esplode l’emergenza Popillia Devastate tutte le campagne

La cimice asiatica infesta il nostro territorio e crea grossi danni
Mais e soia particolarmente colpiti, meno grave il problema sul riso

Il problema è serio, e si ripete ormai da qualche anno. La Popillia japonica, da molti comunemente definita cimice asiatica, continua imperterrita a crea non pochi danni alle coltivazioni del nostro territorio. Se il riso viene tutto sommato risparmiato, come confermano gli agricoltori, questo insetto attacca in maniera massiccia un elevato numero di specie vegetali. Cosa ne pensano i diretti interessati, cioè proprio gli agricoltori? «La situazione è assolutamente preoccupante» non nasconde Luigi Ferraris della Cascina Alberona, che aggiunge: «Abbiamo riscontrato forti attacchi alle pannocchie di mais in fioritura, vengono mangiate le setole che servono per la riproduzione della pianta. Per quanto riguarda il riso fortunatamente non si evidenziano gravi problemi, colleghi mi hanno riferito che invece con la soia la situazione è più complessa. Questo insetto attacca in maniera forte determinate piante, e se non stai attento te le spoglia completamente». Aggiunge Alberto Gregotti, che è anche consigliere comunale: «La Popillia japonica è molto infestante, mi risulta che abbia colpito maggiormente l’area di Valle, Sartirana e Lomello. Che tutto ciò sia dannoso per l’agricoltura è chiaro, occorre agire». Così Claudio Milani, responsabile dell’Uol di Mortara della Coldiretti: «Siamo di fronte a una criticità segnalata da molti, e non parliamo purtroppo solo di Popillia, ma più in generale di tutti quegli insetti non autoctoni giunti sul territorio che si sono diffusi in un modo impressionante e che risultano infestanti. La Regione ha installato 2500 trappole, con l’obiettivo di contenerne la diffusione. Ma a quanto pare la Popillia japonica avanza di 7 km l’anno, e nel 2021 sarà in Oltrepò, si prospetta un potenziale disastro. Questo insetto attacca tantissime specie vegetali, e non ha “nemici” locali. A inizio anno il Ministero ha autorizzato l’immissione in natura della Vespa Samurai, suo nemico naturale. Certo, per vedere i risultati serviranno anni». Intanto il problema resta e i danni assumono importanti connotazioni anche economiche.

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