Monopattini, una moda che nasconde molte insidie

Sono una delle novità di questo strano 2020. In realtà già presenti nelle grandi città, sono ora approdati anche dalle nostre parti i monopattini elettrici, generando un immediato caos in strada e sui marciapiedi. Sì, perché se da un lato questi nuovi mezzi di trasporto possono rappresentare un’interessante alternativa sostenibile all’automobile per spostarsi all’interno delle aree urbane, la loro diffusione ha messo in luce anche tutta una serie di criticità e soprattutto di potenziali rischi per l’incolumità delle persone. Non sono in tal senso mancati, anche sul territorio, incidenti e cadute che hanno richiesto l’intervento dei sanitari. Si è discusso molto del bonus monopattino, comunque non richiedibile in Lomellina se non a Vigevano (si parla infatti di capoluoghi di provincia, città metropolitane e comuni con oltre 50 mila abitanti), meno invece dei problemi correlati. «Sicuramente si stanno diffondendo anche a Mortara – commenta Davide Curti, comandante della Polizia Locale – e ci aspettiamo un incremento. Forse non è stato ancora ben compreso che i monopattini sono assimilati alle biciclette, quindi devono circolare sulla sede stradale e non sui marciapiedi, e di sera o comunque al buio devono essere dotati di luci anteriori e posteriori». Esistono poi dei requisiti costruttivi: «Sono legittimi i monopattini con una potenza massima di 500 watt, il doppio rispetto alla bicicletta elettrica a pedalata assistita. Inoltre – prosegue Corti – la velocità massima è fissata a 25 km/h». Rispetto alle comuni biciclette i monopattini devono avere installato un limitatore di velocità. «Un’ulteriore distinzione riguarda il fatto che per i monopattini esiste un limite tassativo di velocità nelle aree pedonali, 6 km/h, cosa che le bici non hanno». Non solo. Potrà apparire strano, ma i monopattini pur essendo – come detto – assimilati alle biciclette possono essere utilizzati lungo le statali, «e nessuno me lo potrebbe impedire» precisa il comandante della Polizia Locale, che conclude: «Il casco non è obbligatorio, va fatta anche attenzione al fatto che i monopattini non dispongono di rilevanti dispositivi di ammortizzamento, quindi con le strade leggermente dissestate ci sono dei rischi». Problematiche che, a fronte di quella che possiamo considerare la moda del momento, nessuno pare aver preso in considerazione. Almeno per ora

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