Omodeo, lavori in corso per più di 400 mila euro

Sono quelli della messa in sicurezza per i fumi e per gli incendi
L’auditorium è stato predisposto anche per un uso esterno

Compito della dirigenza del liceo Omodeo diretto da Reda Furlano sino alla fine di agosto è stato quello di predisporre la scuola per la riapertura di settembre. Nel frattempo la Provincia di Pavia (competente per l’edilizia scolastica delle scuole superiori) sta realizzando importanti lavori sull’istituto. «Erano stati programmati e sono in corso» spiegava Reda Furlano il giorno prima di lasciare la scuola nelle mani della nuova preside Stefania Pigorini, mortarese, proveniente dalla dirigenza del Casale di Vigevano. Le opere in fase di realizzazione riguardano i lavori di messa in sicurezza della scuola per incendi e fumi, per un importo di 283mila euro. «Sono interventi di grande importanza per tutti, alunni e personale» ha commentato la Furlano. Ma c’è anche un ulteriore intervento che migliorerà notevolmente il prestigio dell’istituto. «La Provincia spende circa 150 mila euro per adeguare il nostro auditorium effettuando tutte quelle opere necessarie a consentirne un utilizzo promiscuo. Potrà essere usato non solo dalla scuola, come è sempre stato fatto, ma con quest’intervento verrà adeguato anche per ospitare un pubblico esterno, in vista di eventuali serate o manifestazioni che la dirigenza vorrà autorizzare e realizzare». Prima di tutto l’auditorium è già stato regolato per i distanziamenti. Ogni seggiolino su cui alunni e ospiti potranno sedersi è stato segnalato con un adesivo. È un’aula magna realizzata ad anfiteatro e a gradoni che consente, pur con gli attuali distanziamenti, la presenza di 170 persone. «Un numero importante – conferma la ormai ex preside Reda Furlano – è un auditorium che con questi adeguamenti viene messo a disposizione della città di Mortara». Gli ultimi giorni di lavoro della preside Furlano, non hanno solo impegnato la dirigente nel seguire questi lavori, ma sono stati frenetici per organizzare il rientro a scuola degli studenti. «Abbiamo studiato dei percorsi interni obbligati – commenta – che sono stati segnalati a terra, e che i ragazzi dovranno seguire. Inoltre abbiamo aperto tutte le entrate possibili. Nella sede centrale ci saranno quattro entrate, due anteriori, una dalla scala di sicurezza e una da viale Dante. Anche la sede staccata dell’Einaudi avrà tre entrate. Questo consentirà di evitare assembramenti sia per chi arriva che per chi esce».

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