Il Cup deve ancora esaurire le liste d’attesa ante Covid e prenota nuove visite per il 2021. Intanto la terapia del dolore è stata chiusa
Sono anni che l’ospedale di Mortara va progressivamente e lentamente perdendo pezzi. Inutile ricordare Chirurgia e Pronto Soccorso. Il Covid ha dato un’ulteriore e pesante mazzata. Ha chiuso anche il Punto di Primo Intervento e sono stati aperti degli “Ambulatori per le urgenze differite” che servono a ben poco. Il medico di base che avesse bisogno di indirizzare un paziente dallo specialista ospedaliero lo può fare presso questo ambulatorio, ma gli specialisti a disposizione sono solo quelli presenti nei reparti. Per un problema al cuore questi ambulatori non servono, così come per un guaio ortopedico, oculistico o di otorino. Ora si aggiunge una questione nuova e più grave. Gli ambulatori funzionano a metà, forse un terzo, del loro ritmo normale. Eppure in questo periodo dovrebbero lavorare il doppio, per esaurire tutte le liste d’attesa pregresse. Invece no. Il Cup (centro unico di prenotazione) dell’ospedale Asilo Vittoria non prenota in tempi brevi quasi nessuna visita. In attesa di esaurire le liste d’attesa (causa Covid) per un elettrocardiogramma si va al 2021 e allora la gente lo fa privatamente. Altro aspetto, anche questo grave, la Terapia del dolore, che è stata chiusa in tempo di Covid era ospitata a Mortara all’interno del reparto di Chirurgia. Ora nei reparti non si può più accedere per le regole di prevenzione sanitaria. I reparti esistenti funzionano a pieno ritmo, ma non entra nessuno. Il risultato è che uno degli ambulatori più richiesti dell’ospedale è chiuso e neppure si saprà quando potrà riaprire. A Chirurgia sarebbero dovuti trasferirsi anche parte degli interventi dell’oculistica di Vigevano. Anche qui, tutto fermo. Se la gente che ha bisogno non trova posto non aspetta tranquilla a casa. Normalmente quando il medico di base stabilisce che è necessario uno specialista, anche se non c’è urgenza, mette al paziente l’ansia di effettuare la visita il più presto possibile. «Guardi – racconta un nostro lettore – io dovevo prenotare per una persona anziana un Holter Ecg (elettrocardiogramma sulle 24 ore), ma non ho potuto farlo. Non c’era posto da nessuna parte. Alla fine l’ho fatto a pagamento». Non è l’unico caso. Gli ambulatori dovrebbero essere il fiore all’occhiello dell’ospedale di Mortara, tanto che a breve (con grande ritardo, ma pazienza) inizieranno i lavori di ristrutturazione di quelli esistenti e di tutto il primo piano della vecchia palazzina. Lavori da 1,5 milioni. Ma se andiamo avanti così il rischio è che non serviranno più. Le visite sono state dimezzate per il Covid a causa dei tempi di sanificazione che servono tra un paziente e l’altro. Perchè non è stato allungato l’orario di servizio? Perchè non si sfruttano appieno tutti i giorni, e non solo uno o due alla settimana o al mese? Ecco che allora il paziente si rivolge altrove e le sale d’aspetto degli ospedali privati sono piene. Qualcosa non sta funzionando a dovere. b.r.