Una Beatrice “provvisoria” Le Contrade corrono ai ripari

Concorso ancora aperto: al posto della decaduta Irene D’Angelo, che non ne sapeva nulla, ci sarà per adesso Giada Marchetti

Salta la sagra e resta per ora vacante anche il ruolo di Beatrice. Irene d’Angelo, infatti, è stata considerata decaduta dalla sua carica in base a un regolamento che per ora non è ben chiaro e forse neppure scritto. Si doveva fare una specie di concorso di piazza per la scelta della nuova figura che avrebbe dovuto impersonare Beatrice, ma non è stato fatto. Questo legittimamente, causa Covid. Ma non è stato chiesto a Irene D’Angelo di rimanere in carica fino alla scelta della nuova candidata. «Attualmente c’è ancora il concorso aperto – commenta Alessandra Bonato, presidente del Magistrato delle Contrade – e non appena ci sarà la possibilità di organizzare un certo tipo di eventi posso dire che per prima cosa andremo a eleggere la nuova Beatrice. Confermo che il ruolo attualmente è vacante». Un’assenza che si è notata sabato scorso in occasione della messa presso il santuario di Sant’Antonio (Chiesa dei Frati), che ha visto la presenza delle sei contrade mortaresi. È stata la prima uscita ufficiale dei figuranti della sagra in un anno che ha visto l’annullamento di ogni manifestazione di carattere tradizionale. Assente quindi Beatrice, e la stessa Irene D’Angelo non ne sapeva nulla: «Non sapevo che ci fossero degli impegni delle contrade e della corte quest’anno. Nessuno me l’ha detto, nessuno mi ha chiamata». Presenza solitaria insomma per Ludovido il Moro, al secolo Roberto Frigerio, ma così non sarà in occasione del prossimo appuntamento. È in arrivo una sostituta provvisoria, che si presenterà accanto a Ludovico domenica 27 settembre alle 11 a San Lorenzo, in occasione di una nuova messa promossa dal Magistrato: si tratta di Giada Marchetti. Lo scopo della funzione di sabato scorso è stato quello di ricordare “tutte le vittime del Covid”. Vi hanno partecipato anche il sindaco (in fascia tricolore) e il vicesindaco Gerry Tarantola, durante l’offertorio il Magistrato ha donato del riso a Don Felice, per la mensa dei poveri. «Il 27 saranno presenti – precisa la presidente – alfiere, capitano e dama di ogni contrada, oltre al gruppo corte. Domenica 20, invece, per la messa organizzata dall’amministrazione, ci saranno solamente gli stendardi di contrade e Magistrato, non ci pareva adeguato presentarci in massa considerati i ridotti posti disponibili causa distanziamento. Avendo già altre occasioni, diamo spazio alla gente». E durante la domenica che avrebbe dovuto ospitare la sagra, accadrà qualcosa? «Qualche commerciante ha chiesto degli abiti, che saranno eventualmente indossati da manichini. Per il resto non si è mosso nulla».

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