Un diluvio di polemiche e di critiche. L’assessore alla polizia locale Gigi Granelli ha incassato il colpo e in buon ordine ha fatto marcia indietro sulla limitazione dei posteggi dei disabili. «Una buona amministrazione deve saper rispondere su certi argomenti, anche in forma rapida – ammette l’assessore – così abbiamo fatto. Abbiamo parlato con l’azienda Input-Abaco che appalta il servizio dei parcometri a pagamento e di comune accordo abbiamo revocato la decisione di concedere ai disabili solo due ore al giorno non consecutive di sosta. Questo provvedimento non andrà in vigore». Le polemiche questa settimana si erano alzate altissime dopo che era stata scelto un ufficio a Palazzo Cambieri da destinare agli ausiliari del traffico. Avrebbero dovuto fare le tessere per i disabili e gli over75. Ormai il provvedimento era in procinto di diventare esecutivo. Ma non lo è mai diventato.
l tempo per rimediare c’era e l’assessore ci ha ripensato. Il problema della disabilità non è quantificabile. E l’apparenza potrebbe nascondere problemi molto gravi, non visibili. «Per questo – ha affermato Gigi Granelli, presente in sala giunta del Comune di Mortara, per la comunicazione ufficiale, assieme al comandante della polizia locale di Mortara Davide Curti – la normativa per tutti i disabili resterà quella che era già in corso. Se non trovano libero uno stallo giallo destinato specificamente a loro potranno posteggiare in un posteggio a pagamento, uno di quelli con le righe blu, senza pagare. E resteranno in vigore tutte le altre normative già consolidate, ovvero che il disabile può parcheggiare liberamente in zona disco e potrebbe anche entrare in zone pedonali. Ma noi a Mortara non ne abbiamo». In compenso il comandante ha precisato che, comunque, ci dovranno essere dei controlli più accurati sui contrassegni dei disabili. «Quelli iscritti al nostro comune sono 1190, un numero importante – ha spiegato Curti – noi facciamo la revisione dei contrassegni per i disabili ogni 5 anni, quindi potrebbe capitare che qualcuno utilizzi la tessera del nonno, che non c’è più. Oppure che usi quello del parente o del genitore, che è stato concesso solo per trasportare queste due persone. In questo caso, se il posteggio nello stallo a pagamento viene effettuato in maniera impropria, saranno gli stessi ausiliari del traffico a controllare e a chiamare la pattuglia per elevare la multa. Il contrassegno è nominale, si può usare solo in presenza del portatore di handicap titolare del contrassegno. Inoltre faremo delle revisioni accurate per controllare per verificare che non ne ha più diritto». L’ultimo appello lo lancia l’assessore: «Noi abbiamo rettificato il provvedimento, ma chiediamo anche serietà da parte dei cittadini. Chi usa impropriamente il contrassegno danneggia colui che ne ha davvero bisogno».