Rumore insistente, scrosci di acqua piovana e crepe nei muri e nei pavimenti delle abitazioni adiacenti: a distanza di quasi un anno dalla riapertura è ancora questa la situazione del cavalcavia La Marmora, e i residenti della zona si dicono pronti a procedere per vie legali. I disagi sono infatti diventati insostenibili per gli inquilini dei palazzi di via La Marmora, che fin dalla riapertura al traffico del cavalcavia hanno denunciato le criticità della struttura, ma rimasti inascoltati hanno deciso di inviare una lettera al sindaco minacciando una causa in tribunale contro il Comune, a costo di far chiudere nuovamente il cavalcavia. Anche il Partito democratico cittadino si schiera dalla parte degli inquilini: «I disagi sono gravi e non è possibile non aver ancora trovato una soluzione adeguata».
«Noi del Pd abbiamo incontrato i residenti di via La Marmora già diversi mesi fa – spiega il segretario del circolo vigevanese Alessio Bertucci – ma nonostante il tempo trascorso dalla riapertura del cavalcavia il Comune non ha ancora risolto le diverse criticità. Da parte del Partito democratico resta la massima disponibilità a collaborare per trovare una soluzione: cercheremo di mediare con l’amministrazione per risolvere il problema». Ma il Comune non ci sta e conferma il suo impegno sul tema: «Il cavalcavia resta un dossier sempre all’attenzione dell’amministrazione – spiega l’Ingegnere responsabile, Domenico Martini – gli uffici comunali sono stati attivati non appena le criticità sono state sollevate ed è stato avviato un monitoraggio acustico per valutare la situazione. Al momento sono allo studio diverse proposte per la sostituzione dei giunti attuali con delle componenti insonorizzate, così da garantire la stabilità della struttura ma evitare i rumori. Le difficoltà riguarderanno naturalmente i costi e le tempistiche per la sostituzione, con un’inevitabile chiusura al traffico del cavalcavia, seppur di breve durata. Questo intervento non sarà però realizzabile finché non avverrà il collaudo iniziale, che deve svolgersi sulla struttura così com’è stata progettata. Contiamo di concludere le modifiche prima dell’estate».