Stanziati 343mila euro per le attività di monitoraggio sul territorio. Il comando di Vigevano capofila del progetto che coinvolge 12 Comuni
La Polizia locale capofila del progetto Smart 2020, promosso dalla Regione, che coinvolge 12 Comuni, tra cui diversi lomellini. Esso consiste in interventi integrati di monitoraggio urbano da realizzare sul territorio per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Per inciso, si parla di maggiori pattugliamenti nelle ore serali e di controlli ulteriori rispetto a quelli già effettuati negli orari ordinari di lavoro. Nel progetto sono coinvolte anche le polizie di Mortara, Robbio, Cilavegna, Parona, Garlasco , Alagna, Borgo San Siro, Cassolnovo, Gambolò e Gravellona. Nella giornata di lunedì, la giunta del Pirellone ha stanziato 343mila euro per il lavoro straordinario delle polizie locali aderenti con un organico pari o superiore a 18 operatori, tra cui appunto il comando di Vigevano.
I Comuni aderenti potranno coinvolgere anche quelli meno ‘strutturati’ e operare anche fuori dai confini territoriali. Gli interventi dovranno essere eseguiti dal 13 novembre fino al 15 dicembre. «Ancora una volta – ha sottolineato l’assessore regionale alla Polizia locale, Riccardo De Corato – la Regione si è fatta carico delle spese per il lavoro straordinario degli agenti di Polizia locale. Si tratta di interventi, in questa fase storica più che mai necessari, per il controllo del territorio, nostro obiettivo prioritario». «Il termine degli interventi – precisa il vicecomandante della Polizia di Vigevano, Enrica Castellani – sarà considerato dalla data in cui saranno finalizzati tutti gli accordi necessari. Questo non comporterà un trasferimento di uomini da un comando all’altro. Ogni polizia locale potrà continuare a gestirsi da sé, in conformità alle proprie normative anti Covid-19 vigenti. Noi abbiamo ipotizzato la presenza di 14 agenti – va avanti Castellani – per attività di monitoraggio del territorio, oltre l’orario standard di lavoro. Potremo impiegare più unità nelle ore domenicali, anziché limitarle al sabato sera. Avere l’opportunità di organizzare più pattuglie, e ruotare gli uomini a disposizione, in questo periodo così complicato, rappresenta una boccata di ossigeno», conclude la Castellani.