TEATRO E MARZOTTO: opere solo sulla carta

Nel Dup (documento unico di programmazione) dell’amministrazione comunale si legge che ci vorrebbero studi di fattibilità, manutenzioni e anche interventi per questi edifici

Purtroppo sempre disattese e forse mai prese sul serio scritte sui manifesti elettorali per catturare qualche voto in più.

Finestre aperte estate e inverno, piccioni, guano, gatti, muri scrostati, i pannelli delle porte che danno sulla piazza ormai deteriorati. E ci fermiamo ai soli danni visibili dall’esterno. Per chi non avesse ancora capito stiamo parlando del nostro teatro comunale. Non sto qui a decantarne per l’ennesima volta l’aspetto architettonico, opera di Celestino Braccio, inaugurata nel 1846. Basti dire che il sipario si alzò con la rappresentazione di Ernani, il 5 settembre di quell’anno. E che negli anni Sessanta ospitò un concerto di Mina. Poi fu l’oblio.

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