Don Paolo Ciccotti, parroco di Cergnago e amico del sacerdote ed esorcista mortarese, ha realizzato un volumetto sui ricordi inediti
È un volumetto di centoventi pagine, facile da leggere e carico di emozioni. L’ha scritto il parroco di Cergnago, don Paolo Ciccotti, che era stato amico e allievo di don Giovanni Zorzoli e con lui aveva appreso il difficile compito di seguire e realizzare gli esorcismi quando il prete mortarese era ormai anziano e stanco. «Sono passati cinque anni dalla sua scomparsa – afferma don Ciccotti – e da molto tempo ho in mente di scrivere qualcosa su di lui. Non è stato facile, mi sono messo in più di un’occasione e poi ho sempre smesso. Ora sono riuscito a portarlo a termine, senza avere la pretesa di avere scritto alcunchè di esaustivo su una figura così complessa come quella di don Giovanni». Il sacerdote ha deciso di raccogliere dei pensieri e delle brevi storie vissute direttamente o raccontate a lui personalmente dallo stesso don Giovanni. «Per questo in questo volume non c’è una biografia, ma solo i miei ricordi più importanti e più cari. Soprattutto è un approfondimento sui momenti in cui ho appreso e vissuto la pratica esorcistica che ho condiviso con lui. Il tutto sempre centrato sugli esorcismi». Il volume si intitola “Una parola, una benedizione. La bellezza di don Giovanni Zorzoli” e la presentazione dello stesso Ciccotti prende l’avvio proprio da un intercalare che don Giovanni amava particolarmente “Ma che Bellezza!” stesso titolo della mostra multimediale già realizzata su di lui all’Auditorium. Nel volume, che è acquistabile anche presso la libreria “Le mille e una pagina” di Mortara, ed è stato stampato in proprio da don Ciccotti si trovano interessanti scoperte e aspetti inediti del prete molto amato non solo a Mortara. Basti pensare che Von Karajan gli aveva donato una bacchetta d’orchestra in segno di amicizia.
