Il ritorno della Dialettale Spettacolo inedito a Natale

L’infaticabile Compagnia dialettale mortarese è al lavoro sul nuovo copione. Da quasi quarant’anni il sodalizio cerca di soddisfare i gusti del suo pubblico almeno a cadenza biennale e questa volta l’impegno si preannuncia consistente. Il compito di illustrare il lavoro spetta a Massimo Ricci, commerciante che rappresenta la memoria storica del sodalizio amatoriale di Mortara. «Il nuovo copione – spiega – è in mano all’amico Mario Lino, l’Alvaro dei Legnanesi, che lo sta modellando sulle esigenze e sulle capacità della nostra compagnia: posso solo anticipare che si tratta dell’adattamento di un vecchio testo dei Legnanesi». Collegamento di prestigio, dunque, per la Compagnia dialettale mortarese, che sta attendendo il testo dal cilavegnese Lino per poi mettersi al lavoro sulle prove di scena e, parallelamente, sulla ricerca dei costumi. «Riponiamo la massima fiducia in Mario – dice ancora Massimo Ricci – che rappresenta la memoria storica della nostra compagnia e uno degli attori dialettali più celebri di tutto il Nord Italia: il nostro obiettivo è essere pronti per il prossimo Natale, in modo da fare un bel regalo al nostro affezionato pubblico». Con Ricci reciteranno alcuni degli attori storici della compagnia: da Teresio (“Terry”) Papetti a Gianbattista Berardi, da Paolo Santagostino a Pierino Gè, fino a Vittorio Zanini, Giuseppe Manzini, Luisella Bocca e Antonella Ricali. Ma il nuovo spettacolo non è l’unico impegno della Compagnia dialettale in questo 2020. Gli attori mortaresi parteciperanno anche all’ottava Rassegna lomellina di teatro dialettale, promossa dal Comune. «La rassegna di teatro amatoriale – riassume Massimo Ricci, coordinatore della Dialettale – è sempre un appuntamento imperdibile per noi: per questa edizione torneremo sul palco con una serie di scenette, in cui reciteranno fra gli altri Teresio Papetti, Pierino Gè e Giovanni Moda, oltre al sottoscritto. Il nostro gruppo sarà in gran composto dagli attori guidati da Papetti che si riuniscono nella sede di piazza Guida, affiancati da qualche rappresentante della Dialettale». In particolare, nel secondo atto sarà prevista una scenetta più lunga, in cui tre fratelli e una sorella che vivono in cascina devono gestire due cognate che non vanno molto d’accordo». Sarà un rincorrersi di equivoci e di parole riportate che animeranno lo spettacolo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *