Il cibo che mangiamo diventa il presidio per indebolire il virus

Il professor Giorgio Bottani, ex primario di Chirurgia all’Asilo Vittoria  è anche nutrizionista e offre alcuni suggerimenti per la dieta in pandemia

Il cibo e il giusto equilibrio della nostra nutrizione sono in questi momenti difficili di pandemia uno degli scudi più importanti che possiamo oppore per aiutare le nostre barriere immunitarie a difendersi dagli attacchi del cornonavirus. Il tema è sollevato e messo nero su bianco dal professor Giorgio Bottani, che tutti i mortaresi conoscono per essere stato per vent’anni il primario del reparto di Chirurgia dell’ospedale Asilo Vittoria di Mortara. Era ed è un chirurgo, ma anche nutrizionista e il giusto equilibrio degli alimenti è stato il suo obiettivo primario, visto che la sua specialità era la chirurgia metabolica e bariatrica (per il sovrappeso e l’obesità). Per farsi curare da lui arrivavano a Mortara pazienti da tutta Italia. In vent’anni Bottani ha effettuato 18.500 interventi e 3500 sono stati proprio per questo tipo di malattia. «Oggi mi occupo di nutrizione, come ho sempre fatto anche esercitando la chirurgia. Non basta un intervento per risolvere il problema dell’obesità, ma anche una nuova filosofia nell’assumere il cibo e va fatto nella maniera giusta. Ecco perché ritengo che in questo preciso momento storico il sistema immunitario debba essere portato al massimo della sua efficienza. Un sistema immunitario sano e forte migliora le difese dell’organismo e riduce il rischio di contrarre tutte le infezioni, siano esse dovute a virus (come la SARS-CoV-2) o a batteri. Il sistema immunitario è uno dei tanti sistemi del nostro corpo e, come tale, può essere forte o debole: dipende da come lo trattiamo anche con gli alimenti che assumiamo ogni giorno. Troppo stress e inquinamento o una cattiva alimentazione possono indebolirlo e renderlo meno pronto a difenderci dagli attacchi esterni, come virus e batteri. Il sistema immunitario è notoriamente condizionato dall’alimentazione che, se equilibrata in macro e micronutrienti, apporta ad esso il nutrimento necessario per essere efficiente». Oltre a suggerire una corretta igiene, che è il primo pensiero che dobbiamo avere a tavola, ad esempio non scambiarsi bicchieri, Giorgio Bottani suggerisce il cibo da privilegiare: «Gli alimenti che contengono molecole antiossidanti (che combattono i radicali liberi) hanno funzioni protettive e antiinfiammatorie e possono aiutarci a difenderci dalle infezioni. Per fare il pieno di antiossidanti non dobbiamo mai rinunciare alle verdure. Una porzione cruda a ogni pasto. Le verdure contengono vitamina C, carotenoidi, minerali e polifenoli che ci aiutano a combattere le infezioni. Le fonti principali di questi nutrienti sono la verdura verde scuro e rossa : lattuga , radicchio , spinaci , broccoli , cavoli , peperoni e pomodori. È importante ricordare che la vitamina C è termolabile e fotosensibile (si deteriora con il calore e la luce), quindi è bene consumare le verdure fresche crude e ben lavate. La vitamina C ha anche la capacità di migliorare l’assorbimento del ferro delle verdure». Un secondo punto importante riguarda la frutta fresca. «Ne va assunta almeno 400 grammi al giorno. Anche la frutta contiene vitamina C (kiwi, agrumi, fragole, ananas, etc.) e polifenoli (se ne trovano in grande quantità nella frutta nera, come mirtilli e more, e nei frutti viola-blu). L’aggiunta di limone può potenziare il contenuto di vitamina C delle altre pietanze. Possiamo quindi aggiungerlo a tè, insalate, carni bianche, pesce e macedonie». Altro tema sono la frutta a guscio e l’olio extravergine d’oliva. «Due noci al giorno o qualche mandorla (un pugnetto) e 2-3 cucchiai di olio extravergine d’oliva ogni giorno garantiscono un’ottima quantità di grassi protettivi essenziali come i polinsaturi, tra i quali vi sono gli omega-3, e un potente antiossidante come la vitamina E». Grande capitolo quello del pesce. «Una porzione 3 volte a settimana – consiglia Bottani – Il pesce apporta ottime quantità di grassi essenziali protettivi (omega-3) e vitamine indispensabili come la D e la A . I grassi polinsaturi del pesce contengono quantità elevate di EPA e DHA, per questo motivo sono importanti per il sistema immunitario perché hanno una forte funzione antinfiammatoria». Due curiosità su Kefir e Yogurt. «Bianco naturale, senza zucchero. Il Kefir, o altri tipi di latte fermentato, apportano quantità maggiori di fermenti lattici vivi rispetto allo yogurt. I fermenti lattici vivi rafforzano la flora batterica dell’intestino, rendendo più efficace il sistema immunitario. I probiotici batteri benefici per il nostro intestino, possono essere assunti anche come integratori per aiutare a migliorare le funzioni del sistema immunitario». Per passare al miele: «Ha un’attività antibatterica e antisettica, probabilmente grazie all’attività di alcuni enzimi, come il lisozima. Essendo un alimento molto ricco in zuccheri semplici non dobbiamo abusarne, ma possiamo aggiungerne un cucchiaino al giorno al latte, al tè o allo yogurt». Infine si parla tanto di Vitamina D. «Non è soltanto necessaria alla salute delle ossa. Recettori per la vitamina D sono presenti anche nelle cellule del sistema immunitario, assieme  agli enzimi necessari per la conversione della vitamina alla sua forma attiva. Stimola le cellule del sistema immunitario innato, soprattutto monociti e macrofagi, e quelle del sistema immunitario adattativo, promuovendo la maturazione e l’attivazione di linfociti B e T e modulando i processi infiammatori. Gioca quindi un ruolo importante nell’equilibrio immunitario. Purtroppo, però, gli alimenti non ne contengono a sufficienza per le necessità dell’organismo. Quelli che ne apportano maggiori quantità sono latte e latticini come il burro, le uova e il pesce. Per raggiungere il fabbisogno quotidiano di vitamina D occorre esporre al sole la maggior parte possibile di corpo scoperto (es. viso, collo, mani, braccia, gambe) in tutte le stagioni: attraverso i raggi solari, la nostra pelle è in grado di produrla internamente. In caso di necessità particolari o per prevenire i noti danni derivanti dall’esposizione solare, è possibile assumere la vitamina D in forma di integratore, ma sempre sotto controllo medico». Le bevande vanno assunte senza zucchero. Il te verde può essere bevuto, ma al massimo due tazze al giorno perché contiene sostanze nervine (teina). Consigliate le spremute di frutta fresca (appena fatte) e succo (senza zuccheri aggiunti) di mirtilli e melograno.

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