Sabrina Spinetta e Ginevra Ceschi stanno raccogliendo doni per i bimbi ricoverati al San Matteo.
Si chiama “Regala un sorriso in pediatria” e ogni anno si propone di portare doni, e anche un po’ di sostegno, ai bambini che lottano contro il cancro nel reparto di Oncoematologia pediatrica del policlinico San Matteo. L’iniziativa è portata avanti dal 2018 dalla 17enne Ginevra Ceschi e da sua madre Sabrina Spinetta, che lavora proprio come infermiera al San Matteo. Si tratta della figlia e della moglie del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Carlo Alberto Ceschi. Entrambe hanno dato vita ormai tre anni fa a un gruppo che si chiama “Regala un sorriso in pediatria”, molto attivo in ambito benefico. L’iniziativa, dopo un anno di stop causa difficoltà organizzative, è stata replicata anche per questo Natale che arriva in un momento delicato per il nostro Paese, complice l’attuale emergenza sanitaria. Nel dettaglio, si stanno raccogliendo in città regali sotto forma di giocattoli, dolci e cancellerie da devolvere a chi in questo momento sta soffrendo. Al momento hanno risposto presente circa 22 negozi di Garlasco, a cui si aggiungono anche 30 famiglie, che hanno dato il loro contributo. La raccolta terminerà il 22 dicembre, dopodiché si procederà con la consegna ai piccoli ospiti del policlinico. «Tutto è partito un po’ per gioco in occasione del Natale 2017 – spiega Sabrina Spinetta – l’idea è nata da mia figlia Ginevra con la prima raccolta di pigiamini in pile, promossa attraverso la pagina Facebook del nostro gruppo di volontariato. Il successo riscontrato ci ha convinto a replicarla anche per la Pasqua successiva, dove siamo arrivati a raccogliere 300 uova pasquali da portare ai bambini del San Matteo. Continuiamo a raccogliere adesioni: nella nostra attività ci supporta anche l’associazione “Amici di San Biagio” che sta raccogliendo doni presso gli abitanti della frazione. A chi contribuisce, viene lasciata una locandina con la scritta “ho aderito a un regalo sotto l’albero: Regala un sorriso in pediatria”», conclude Sabrina Spinetta.