Avis, un anno a gonfie vele I donatori sono stati 730

Un anno a gonfie vele per l’Avis di Robbio. Lo dicono i numeri dell’associazione con sede in Largo Volontari del sangue che nell’anno appena trascorso ha raggiunto la quota di 730 donatori, meno solo delle città di Pavia, Voghera e Vigevano. Un risultato lusinghiero se rapportato alla popolazione della cittadina lomellina (circa 6mila abitanti). E a settembre, come da tradizione biennale, si svolgerà la Festa del donatore per ringraziare tutti coloro che ha scelto di donare il sangue. Nei prossimi mesi sarà reso noto il programma dell’evento. Nel frattempo prosegue l’attività dell’ente no profit presente a Robbio dal 1966 e che conta ad oggi all’incirca 730 volontari. Nei giorni scorsi la visita di Rodolfo Schiavo, responsabile delle campagne di raccolta fondi per la fondazione Telethon, di cui l’Avis locale è il principale referente in Lomellina.Il motivo la visita del cantiere in via Mirabelli, a Mortara, dove entro la fine del 2021 dovrebbero sorgere due appartamenti per sostenere l’emancipazione di persone affette da disabilità. Il progetto “A casa mia”, dal costo complessivo di 1,1 milioni di euro, è stato voluto dalla cooperativa “Come noi” dell’Anffas di Mortara. I fondi sono coperti dalla fondazione “Dopo di noi”. Per inciso, il Comune ha recentemente approvato la convenzione con “Come noi” per favorire l’accoglienza di utenti robbiesi nelle varie comunità di alloggio. Poi in serata la visita nella sede della sezione Avis, come detto, partner di Telethon, la fondazione che raccoglie fondi per la ricerca sulle malattie genetiche rare. «Questo progetto è nato in Lomellina – spiega il presidente dell’Avis di Robbio, Francesco Spadini – e permetterà di compiere passi in avanti negli studi sulla disabilità. Abbiamo fatto dialogare l’Anffas con Telethon che, specifichiamolo, non finanzia il cantiere ma si occupa della ricerca vantando un’équipe di oltre 200 ricercatori. Con questo si supereranno gli oltre 100 ragazzi assistiti su tutto il territorio». L’occasione è anche utile per parlare dell’Avis e dei suoi progetti in cantiere. «La nostra è una realtà consolidata – prosegue Spadini – la media nazionale di donatori si aggira intorno al 3-4 per cento. Robbio supera il 10 per cento. Quest’anno torneremo ad organizzare la Festa del donatore, che giungerà alla sua ventisettesima edizione, per ringraziare quanti credono nel nostro messaggio di solidarietà e generosità verso il prossimo. Nei mesi scorsi, tra le altre cose – va avanti il referente dell’Avis robbiese – abbiamo inaugurato il nuovo parcheggio, un’esigenza nata in seguito all’ampliamento della sede, proprio a seguito dell’aumento di donatori. Ora ne abbiamo uno nuovo e più funzionale (una cinquantina all’interno e una decina nella zona esterna adiacente, ndr), dopo avere ripulito e pavimentato l’area che ci è stata data a disposizione in comodato d’uso gratuito grazie a una convenzione siglata con il Comune», conclude il presidente Spadini.

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