Multe, 700mila euro di incassi Ma poche arrivano dai tutor

Meno dell’1% sanzionato dai nuovi rilevatori di velocità verso Tromello

Si teme però per la sicurezza nelle vie dove erano stati tolti prima

Nel 2020 sono stati circa 700mila euro i proventi delle sanzioni per infrazioni del Codice stradale. Di questi, come spiegato nell’ultimo consiglio comunale nel corso del quale sono state approvate alcune variazioni di bilancio, 180mila euro andranno intanto nelle casse della Provincia per sanare le pendenze rimaste in arretrato con gli incassi dei due rilevatori di velocità (quelli di via Dorno e via Borgo San Siro), poi tolti, sul territorio garlaschese. La buona notizia è che i tutor nell’ex statale 596  in direzione di Tromello, accesi lo scorso 13 agosto, hanno funzionato. Secondo quanto si apprende dal comando della Polizia locale, nell’ultimo anno sono stati emessi circa 7mila verbali e meno dell’1% (lo 0,28% per la precisione) ha preso la multa in quel tratto, spesso sotto la lente di ingrandimento a causa di alcuni incidenti mortali. Il sistema, per inciso, frutta la metà degli incassi al Comune, l’altra metà alla Provincia. 

Esso entra in funzione nel momento in cui si superano i 70 chilometri orari. «Malgrado l’anno tribolato – afferma il comandante della Polizia locale, Carlo Viola – grazie all’introduzione dei tutor, abbiamo raggiunto l’obiettivo di limitare la velocità in un punto pericoloso. È chiaro che le limitazioni che ci sono state negli spostamenti hanno in un certo senso agevolato il compito, ma siamo ugualmente soddisfatti. I numeri sono leggermente superiori nel fine settimana (in media sono un centinaio al giorno, ndr) e chi percorre quel tratto lo conosce abbastanza bene, ma i niumeri rimangono comunque bassi». Questa la reazione dell’assessore alla partita, Renato Sambugaro, che ha le deleghe alla Sicurezza e alla Polizia locale. «Ci aspettavamo un risultato del genere – afferma l’esponente della giunta di piazza della Repubblica – in virtù del fatto che nell’ultimo anno, causa lockdown, ci sono state diverse restrizioni alla mobilità. Molti hanno compreso la necessità di andare piano in quel rettilineo. Ci sono stati infatti solamente pochi casi di infrazioni ripetute. Un ragazzo, ad esempio, ha preso 60 multe nel giro di tre mesi. La mia speranza è che, laddove sono stati tolti i rilevatori di velocità, non si verifichino incidenti di una certa gravità. Diversamente dovremo intervenire in qualche modo».

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