«Il mio lavoro alla Scala con gli artisti più grandi»

Maria Teresa Semprebianco da 25 anni alla calzoleria scaligera

Ha vestito il ballerino Roberto Bolle e il tenore Placido Domingo

Lavora da venticinque anni alla Scala di Milano, il più famoso teatro del mondo. Maria Teresa Semprebianco di professione è un “tecnico teatrale” e abita a Mortara da dieci anni. «Da bambina il mio sogno era di diventare ballerina classica… e di coltivare nel cuore l’amore per l’arte e la cultura e per la natura». Questo l’esordio del racconto di Maria Teresa che prosegue sulle vicende della vita che l’hanno portata ad essere quello che è diventata oggi, a un passo dalla pensione, esercitando una professione che le ha riempito la vita al contatto dei più grandi artisti al mondo dell’opera e del balletto: «Prima del lavoro in Teatro alla Scala, ero impiegata a Milano in una grande azienda come l’Ansaldo. Nel 1996 realizzai il sogno di vivere in mezzo alla natura e mi trasferii con la famiglia a Sant’Angelo Lomellina, questa scelta mi portò a cercare poi un lavoro e arrivare per una serie di combinazioni ad un impiego in Teatro alla Scala con la mansione di “tecnico teatrale” nel reparto della calzoleria scaligera. Così da un ripiego è poi diventato il lavoro della mia seconda fase della vita. Particolare curioso è che gli stabilimenti dell’Ansaldo che cessò l’attività negli anni Novanta, sono adesso i capannoni adibiti ai laboratori delle sconografie, della sartoria e per le prove di scene». La Scala è qualcosa di più di un teatro, è un icona spesso irraggiungibile e Maria Teresa ha capito in tutti questi anni anche l’animo di coloro che arrivano a calcare questo palcoscenico: «Gli artisti che vengono qui da altri teatri del mondo, dicono che cantare in Scala è una grande esperienza personale per la carriera, sia come partenza che come punto d’arrivo. Il teatro è organizzato come una grande azienda, ci sono più di novecento persone e ognuno ha un compito specifico sia per i tecnici che per gli artisti, e la nostra dedizione è quella di far arrivare a tutti gli spettatori il sentimento d’amore per la musica, l’opera e il balletto. Ogni settore ha una sua costituzione e specificità, per il cambio di costume di un solista durante le prove e poi nelle rappresentazioni ci si organizza con la sarta, il parrucchiere, il truccatore, per svolgere contemporaneamente ognuno il proprio compito e questo a volte deve essere fatto in pochissimi minuti, ci è capitato anche di farlo, in alcune opere, in pochi secondi». Ormai per la mortarese Maria Teresa è quasi il momento di lasciare questo mondo affascinante che non ha abbracciato per sua volontà, ma oggi è diventato parte della sua vita. «A maggio terminerò di deliziarmi in questo luogo magico, mi sento però molto fortunata di aver potuto lavorare per e con molte grandi persone che mi hanno sempre manifestato gratitudine e rispetto come il “grazie” che ci dice sempre Roberto Bolle durante il cambio del costume e poi entra in scena. Ricordo di aver condiviso momenti emozionanti e unici durante i balletti con Carla Fracci, Sbvetlana Zakharova, Alessandra Ferri, Marta Romagna, Nicoletta Manni, Sabrina Brazzo; e con i cantanti Placido Domingo, Francesco Meli, Luca Salsi, Juan Diego Florez, Leo Nucci, Ambrogio Maestri, Fabio Sartori; e le cantanti Anna Netrebko, Diana Damrau, Violetta Urmana, Monica Bacelli… Credo che il mio sogno di fare la ballerina classica, comunque, si sia avverato anche se con un “ruolo” diverso e singolare». 

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