Tredici operatori su 19 hanno rifiutato di sottoporvisi. Ma è polemica anche per gli edifici scelti per le dosi di massa: «Da lì non ci muoviamo»
È stato il caso dell’ultima settimana. Tredici operatrici sanitarie su 19 alla casa di riposo Galtrucco di via Mortara hanno firmato una dichiarazione per dire no al vaccino anti Covid-19. Per inciso, la scorsa primavera la struttura aveva registrato dieci vittime a causa del virus. Da ultimo, è intervenuto anche il sindacato dei pensionati (Spi-Cgil) per chiedere agli operatori di sottoporsi al vaccino per gli anziani ospiti della Rsa. Sul tema si fa sentire anche Ivano Morelli, direttore sanitario della struttura, nonché presidente della Croce azzurra robbiese. «Sinceramente non ci aspettavamo un risultato simile – sostiene – prima di sottoporci al vaccino, avevamo tutti chiesto disposizioni e se ci fossero eventuali controindicazioni. Purtroppo anche le “fake news” che sono state cavalcate sul tema non hanno contribuito e sono tanti che sono rimasti fermi sulle proprie convinzioni, sbagliate. Personalmente credo che chi fa questo lavoro non possa che sottoporsi al vaccino, per far sì che questa pandemia possa terminare al più presto e per rispetto degli anziani ricoverati all’interno della casa di riposo. Io stesso sono stato tra i primi a farlo. Chi non dovesse farlo, sarebbe meglio che cambi mestiere. La mia speranza è che in molti cambino idea». Giova ricordare come l’amministrazione comunale, che fin dallo scoppio della pandemia si è dimostrata molto attenta sul tema della prevenzione (come si può leggere anche nell’articolo in basso), nelle scorse settimane abbia inviato una lettera ad Ats per dare la disponibilità di tre edifici pubblici per la vaccinazione di massa che dovrebbe partire in primavera. Essi sono il palazzetto dello sport di via dell’Artigianato, l’auditorium in piazza Dante e la sede della Croce azzurra in via Mortara. «Noi da lì non ci muoviamo – fa sapere il sindaco Roberto Francese – inutile andare a spendere soldi per costruire altre strutture quando le abbiamo già. Per il resto, mi appello alla coscienza degli operatori sanitari affinché si vaccinino per il bene loro, dei loro cari e degli anziani della struttura».