Poche conferme nella lista del candidato della maggioranza: restano solo Tosi, Panzarasa e Santagostino. Rossato favorito tra i rivali
L’emergenza sanitaria potrebbe comportare uno slittamento delle elezioni comunali. Ma si lavora dietro le quinte. In tal senso, tra i due schieramenti il più avanti sembra essere quello della maggioranza uscente che (salvo sorprese) candiderà l’attuale consigliere Simone Molinari. Mentre sul fronte avverso i nomi sono ristretti al consigliere di minoranza Enzo Rossato (Italia Viva) e all’ex capo dei vigili, Carlo Camera, alla guida di una civica in cui confluiscono esponenti di centrosinistra e del Movimento 5 Stelle. Al momento non ci sono ancora ufficialità ma questo rientra nel classico gioco delle parti. Molinari, a capo di una civica di centrodestra, sembrerebbe ormai deciso a raccogliere l’eredità del sindaco uscente Pietro Francesco Farina. Nella lista ci saranno grandi novità: dell’amministrazione uscente ci saranno soltanto gli assessori Francesco Santagostino e Isabella Panzarasa e il consigliere Riccardo Tosi.
Restano fuori, oltre a Farina e al vicesindaco Giuliana Braseschi, anche l’assessore Renato Sambugaro e il consigliere Alessandro Maffei. Chiaro quindi l’intento di costruire una squadra rinnovata e composta in larga parte da giovani. «L’unica incognita spiega Molinari – è quella legata alla data delle votazioni che potrebbe slittare a settembre, come già avvenuto lo scorso anno. Ma non manca molto prima di sciogliere la riserva». Stallo anche nel gruppo “Garlasco civica”. «Ci siamo incontrati dal vivo sabato scorso – spiega la portavoce Giulia Celegato – in queste settimane abbiamo lavorato sul programma mentre per l’annuncio del candidato aspettiamo la primavera. Organizzeremo dei webinar, seminari interattivi su Internet, per confrontarci con i cittadini e ci sarà anche una newsletter». Per quanto riguarda il candidato, sembrerebbe tramontata l’ipotesi di una ricandidatura di Enzo Spialtini che comunque farà parte della civica, sebbene non arrivino né conferme né smentite. In pole c’è quindi Rossato che si dice «onorato della fiducia che mi è stata accordata e di poter mettere la mia esperienza al servizio di un gruppo che, a parte qualcuno che ha già fatto politica, sarà in larga parte composta da giovani. Se si deciderà per il sottoscritto – conclude – sarà soprattutto per aiutare loro».
