Qui è presente il “monumento ai caduti”, uno dei punti più visibili
e fotografati della città. Servirebbe una manutenzione straordinaria
È una piazza storica, realizzata nel per onorare i caduti della Grande Guerra con un monumento. Ora, però, sarebbe ora di metterci mano, perché, come succede anche ad altre piazze e palazzi importanti e storici è necessaria una manutenzione straordinaria, altrimenti rischiano il crollo oppure un oblio inarrestabile. Tutto attorno alle aiuole verdi di piazza Carlo Alberto, infatti c’è un cordolo realizzato di sbarre di ferro, sostenute da pilastri di granito alti circa un metro. Molti di loro si sono già sfaldati da tempo nella parte superiore e sono stati sistemati con una fascia di ferro stretta con bulloni. Altri più banalmente con delle fascette flessibili d’acciaio, molto poco belle dal punto di vista estetico. Sarebbe necessario, dato lo stato di degrado e di vecchiaia delle colonne un intervento di restauro identico per tutte. Altrimenti si cominceranno a sfaldare e cadranno a pezzi. A quel punto la piazza perderà la sua estetica. Il luogo è centrale, in fianco alla chiesa di Santa Croce, e il monumento ai caduti è uno degli scorci cittadini più fotografati, con alle spalle i palazzi Lateranensi che sono del millecinquecento. Anche questo monumento andrebbe preservato. Il sindaco Giorgio Spadini nel suo mandato dal 2002 al 2007 aveva deciso di recuperare i nomi di tutti i caduti delle guerre e non solo quelli del 15-18 per cui ha fatto aggiungere delle piastre di marmo sui lati del basamento. Poi dopo alcune segnalazioni era emerso che la luce presente alla sommità del monumento non si accendeva più. L’impianto interno era diventato obsoleto e si era consumato. Per questo ha fatto applicare due fari esterni che illuminassero il monumento. Ora anche quelli non funzionano più. Ma rispetto ad allora nessuno reclama. Anche il cordolo di ferro che è messo a protezione è completamente arrugginito e in alcuni punti degradato. Andrebbe almeno ridipinto. Sono misure necessarie e indispensabili. Il prato erboso delle aiuole è da qualche tempo tenuto decorosamente, anche le panchine rotte sono state sostituite. Mancano alcuni tigli, che essendo malati sono stati tagliati. Anche questo è un problema da risolvere con lo studio di qualche agronomo specializzato.