Giuseppe Mariella è attivo nella Croce Rossa cittadina e di professione
gestisce la logistica dei punti Crai di quattro regioni del Nord Italia
È un volontario della Croce Rossa mortarese colui che gestisce la logistica dei supermercati Crai di Piemonte, Lombardia, Liguria e Valle d’Aosta. Giuseppe Mariella è, con l’intera squadra, in prima linea, come il settore sanitario, per farci trovare prodotti sugli scaffali dei supermercati. Un esercito di cento mezzi, dal Ducato al bilico, che compongono la truppa d’assalto della logistica. Questa diversità è per poter raggiungere ogni luogo, anche quello più lontano o con strade piccole e impervie. «Sono responsabile della logistica Crai di quattro regioni – esordisce – mi occupo dell’approvvigionamento di 360 punti vendita e gestisco 320 persone fra cui una novantina di autisti. Ogni giorno, nelle quattro regioni di mia competenza, movimentiamo 50-60mila colli, con picchi anche superiori a 100mila. Se tutto funziona è merito di tutta la squadra». I punti vendita Crai sono caratterizzati da dimensioni contenute, simili alle vecchie drogherie. «In genere – prosegue – hanno una dimensione fra i 200 e 450 metri circa, però con sette punti che sfiorano i mille metri. La nostra filosofia è quella del negozio di prossimità, cioè dove si trovano prodotti locali. Quindi ogni punto vendita potrebbe commercializzare prodotti diversi in Liguria, piuttosto che in Valle d’Aosta o in Lomellina (a Cilavegna o Palestro, ndr). L’assortimento è figlio dei localismi, dove c’è molta attenzione ai gusti locali. Ci riforniamo poi di prodotto che acquistiamo localmente, che sono eccellenze e riducono al minimo le distanze». Poi parla dei primi periodi del Covid, del marzo 2020. «All’inizio della prima pandemia, cioè un anno fa – aggiunge – siamo stati presi un po’ in contropiede, come tutte le catene. Abbiamo però reagito molto bene. Sono state settimane davvero difficili, ma non sono mai mancati alimenti. Per fortuna non abbiamo avuto problemi di approvvigionamento tranne qualche particolare prodotto che è mancato su tutti gli scaffali dei supermercati. Parlo dei disinfettanti, dei gel per mani, guanti che sono stati requisiti dalla Protezione civile da destinare agli ospedali e farina e lieviti perché ci sono stati problemi di reperimento di contenitori». Poi aggiunge particolari: «A parte queste piccole mancanze non abbiamo mai avuto problemi. Anzi, proprio per il fatto che in alcuni comuni il negozio Crai era l’unico alimentare presente, alcuni sindaci hanno emesso ordinanze per consentire il nostro passaggio. Abbiamo puntato molto sul fresco, consegnato in mattinata, seguito, nel pomeriggio, dagli altri prodotti. Per noi far arrivare la frutta fresca, profumata, lo yogurt fresco ogni giorno era una missione. Era un segno di normalità in un periodo difficile. Non era tanto un motivo economico, ma sociale, perché chi frequenta le sedi Crai è la persona, che va magari ogni giorno. A volte l’unica occasione di uscire in un periodo di lockdown e vedere gli alimenti freschi è stata una scelta vincente molto apprezzata anche dai nuovi clienti che si sono fidelizzati». Una filosofia che è importante per la Crai che nasce e resiste come cooperativa alimentare. «Poi in estate la situazione si è normalizzata. Per poi ricadere in autunno e ancora ora. La nostra filosofia non è cambiata. Far trovare sugli scaffali e sui banchi prodotti di prossimità, sempre freschi. Tutta la mia squadra ha dato il massimo. Siamo orgogliosi di quanto abbiamo fatto. E siamo stati fortunati che su 320 persone, solo una quindicina è stata colpita dal Covid, preso in famiglia. Le sfide non mancano, ma noi siamo pronte ad affrontarle». E dopo tutto questo lavoro, Giuseppe Mariella trova il tempo da dedicare al volontariato in Croce Rossa a Mortara, sulle piste da sci o nel soccorso in acqua.