Maturità più vicina: gli studenti temono di arrivare impreparati

«La didattica a distanza è utile, ma non può certo essere paragonata

alle lezioni in aula. La commissione interna sarà sicuramente un aiuto»

La maturità 2021 si sta avvicinando e, a giocare a favore dei ragazzi, c’è il ritorno delle lezioni in presenza almeno al 50% che, però, sembra comunque non bastare per tranquillizzare gli studenti: oltre alle solite ansie e paure pre-esame, quest’anno, come quello precedente, secondo alcuni giovani ci sono criticità in termini organizzativi. Lo afferma ad esempio Carolina Fassoli dell’Omodeo: «Non siamo preparati e abbiamo tanta ansia. Oltre allo stress c’è anche confusione creata dai professori che ancora non sanno dirci come si terrà di preciso l’esame. Non sappiamo come sarà l’elaborato da presentare e nemmeno come dovremo affrontare il colloquio. Hanno tutti delle idee molto discordanti e siamo indietro su alcuni programmi. Venendo a conoscenza delle cose giorno per giorno, però, siamo pronti a tutto». Fabrizio Cipriano del Pollini esprime un parere simile: «Ancora non si capisce su cosa dovremo portare l’elaborato e sarebbe bello se ci venissero date delle spiegazioni in più. Nonostante tutto c’è da dire però che l’esame di maturità sarà sicuramente più semplice. La riapertura, invece, credo sia una mossa azzardata: far tornare l’intero istituto a frequentare in presenza sarebbe un vero rischio, se invece tornassero solo le prime e le quinte, invece, sarebbe una soluzione migliore». Parola a Nicole Accorsi (Pollini): «La scuola in “dad” non può sicuramente essere paragonata a quella in presenza e credo che i professori capiscano e sappiano che noi ragazzi non possiamo fare miracoli. Spero infatti ci venga assegnato un voto che rispecchi quantomeno l’impegno che ci stiamo mettendo. Affronteremo un esame simile a quello scorso e non saranno ovviamente uguali, ma nonostante non mi senta impreparata non sono nemmeno sicura al 100% di poter sostenere un esame. Per quanto riguarda il rientro mi sento di dire che non si possa comunque recuperare un anno di preparazione in un solo mese, considerando che in alcune materie, causa la diffidenza di alcuni professori, non abbiamo avuto modo di fare verifiche per tutto il periodo della zona rossa». Conclude Omar Elberrimi dell’Omodeo: «Sono del parere che abbiano gestito la maturità in modo ottimale considerate le circostanze. La possibilità di rientrare a scuola (si parla in queste ore di un ritorno in presenza addirittura al 100%, ndr) credo che sia per i maturandi una situazione a favore, nonostante comunque la didattica a distanza sia funzionale. Posso ritenermi soddisfatto di come hanno gestito la cosa e, inoltre, avendo una commissione interna sono sicuro che i professori saranno dalla nostra parte e daranno il giusto valore al nostro voto finale». 

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