di Antonella Nipoti
Sono un’agente di viaggio e amo il mio lavoro, anche in questi giorni che è messo a dura prova, come tutto il comparto del turismo, dall’emergenza Coronavirus. Il mondo del turismo è in ginocchio e molte agenzie di viaggio sono in seria difficoltà, soprattutto quelle che si occupa principalmente di vacanze di gruppo in bus e di gite scolastiche, infatti ieri a Roma migliaia di agenti di viaggio si sono trovati davanti al Ministero dello sviluppo economico ottenendo sgravi e fondi per risolvere da subito la crisi del settore che è una parte determinante dell’economia del Paese. Quello che si sta verificando in questi giorni è un fenomeno nuovo, nulla di simile era mai capitato: ci sono Paesi che non vogliono i turisti italiani, ci sono anche albergatori italiani che rifiutano singoli o gruppi provenienti dal nord. Ci affanniamo ogni giorno a leggere sul sito della Farnesina, quali sono i Paesi sicuri e le ultime disposizioni delle varie autorità per trovare una risposta da dare alle legittimi domande dei nostri clienti. La paura più grande è quella di intraprendere un viaggio con la prospettiva di essere respinto in aeroporto o messo in quarantena in un posto lontano da casa. Quello che stiamo facendo in questi giorni è informarci con le assicurazioni, con i legali, con il nostro network per poter tutelare al meglio chi ha acquistato un viaggio o un volo , perché mai come in questo momento c’è una grande differenza tra chi si è rivolto ad un’agenzia e chi ha acquistato da solo sul web! Le domande più frequenti riguardano gli annullamenti, i rimborsi, la messa in quarantena. In linea di massima, le regole sono queste: se un volo viene cancellato dalla compagnia aerea si ha diritto al rimborso totale, se si compra un pacchetto vacanza composto da volo e hotel ma, il volo, viene cancellato dal tour operator, si ha diritto al rimborso totale del viaggio oppure alla riprotezione su un’altra destinazione. È di ieri sera la cancellazione dei voli charter su Phu Quoc (Vietnam) ai clienti è stata proposta in alternativa, allo stesso prezzo, una vacanza alle Maldive, non vi dico la felicità dei clienti! Se, invece, sono i clienti a scegliere di non partire, verranno applicate le penali di annullamento come da Codice del Turismo. Per quanto riguarda la quarantena esiste una Convenzione tra Stati, quindi l’assistenza ai viaggiatori messi in quarantena è a carico dello Stato che li ospita. Chi ha prenotato una crociera ma l’itinerario non può essere rispettato causa chiusura porti di sbarco, può chiedere il rimborso oppure scegliere un’altra crociera usufruendo anche di sconti. è indispensabile, in questo periodo, stipulare delle assicurazioni “all risk” in grado di rimborsare per qualsiasi evento che provochi lo sconsiglio alla partecipazione ad un viaggio. Molti voli charter sono stati cancellati ma le frontiere non sono state chiuse, ricordiamoci che le isole caraibiche o l’Oman, per esempio, si possono raggiungere anche con voli di linea. La voglia di viaggiare non è finita con il virus, come sempre c’è chi non esce di casa e chi continua a vivere e a viaggiare, il nostro compito è proprio quello di informare e infondere sicurezza, perché passerà anche questa crisi violenta e inedita, le cose torneranno alla normalità, lo prova il fatto che abbiamo richieste di preventivi per i prossimi mesi e per le vacanze estive.