È un piccolo contingente di lavoratori che tutti i giorni
sconfiggono le paure per reperire merci e prodotti
C’è chi fa il pane e chi vende la frutta, chi la carne o il pesce. E non basta. Restano in campo anche coloro che producono gastronomia e garantiscono a molte persone sole e anziane un pasto caldo. Non mancano le bevande e i prodotti per i nostri animali domestici. Tra le attività che effettuano servizio di consegna a domicilio, e che è possibile contattare per una fornitura, ce ne sono anche di non alimentari. Anche questo è un servizio utile. Da quando stiamo vivendo reclusi in casa sono molte le abitudini che sono cambiate. Dietro a tutto c’è una truppa di uomini e donne che al mattino si alzano presto e vanno a rifornirsi, spesso bardati (anche loro) di tute e mascherine, per garantire la massima sicurezza possibile. Il rifornimento dei generi di prima necessità, in questo difficile periodo si ottiene da loro, così come dagli autotrasportatori, che viaggiano imperterriti per consegnare la merce. «È un contingente di persone che nelle più varie modalità, consegne a casa o spese preparate da ritirare in negozio, sta mettendosi in gioco in una situazione ambientale difficilissima, con orari spesso massacranti – commenta per tutti il presidente dell’Ascom di Mortara Edo Rossi – molti hanno anche dovuto cambiare modalità e struttura aziendale del lavoro. Mi sento di dire un grazie e chiedere rispetto per tutti»
