CORONAVIRUS La crescita sta diminuendo

I contagi crescono ancora, ma con curve che ormai da qualche giorno fanno capire che l’impennata tende gradualmente a rallentare. E questo è il primo dato positivo confermato anche dallo stesso assessore regionale Giulio Gallera nella conferenza stampa di ieri. I numeri dei contagiati a Vigevano arrivano a quota 268 (+11 rispetto al giorno precedente) e a Mortara 78 (+2). In Lomellina gli incrementi sono di poche unità, che non fanno più testo. L’altro dato che lascia sperare è che il pronto soccorso di Pavia ha iniziato a registrare una diminuzione di interventi dedicati al Covid-19. Questo effetto, purtroppo, non sembra ancora esserci a Vigevano, dove addirittura hanno montato una tenda per effettuare il pre-triage prima di entrare in pronto soccorso, operazione che all’ospedale di Novara (per fare un esempio) era stata già fatta un mese fa. Il tutto al fine di cercare di dividere pazienti palesemente Covid da altri. E anche in questo caso le procedure hanno spesso delle falle notevoli. Un esempio abbastanza lampante: mentre sta diventando obbligatorio accedere al supermercato solo dopo la misurazione della temperatura, questa non si prova per accedere alla Radiologia con un’impegnativa urgente. Il caso è stato segnalato ieri a Mortara. L’altro dato, sempre empirico, ma abbastanza preoccupante, confermato anche dai medici, è il ricovero di pazienti Covid positivi sempre più giovani rispetto a qualche tempo fa. Segno che la malattia non tralascia nessuno. Questo potrebbe derivare dal fatto che le direttive di Ats Pavia (Azienda di tutela della salute) ai medici di base sono quelle di mantenere il più possibile i pazienti con sintomi leggeri, per la maggior parte non anziani, presso la propria abitazione. Va da sè che l’aggravamento al proprio domicilio, però, faccia scattare il ricovero. In compenso è cambiato totalmente il panorama del soccorso per acuti a livello provinciale. La conferma arriva dalla stessa Asst che dice di garantire assistenza a qualsiasi patologia grave che si possa verificare in questo momento. A parte le Chirurgie rimaste attive, ad esempio quella di Vigevano, sono stati creati dei reparti di riferimento provinciale sia per la neurologia che per la cardiologia. «Il 118 va sempre chiamato quando c’è un’emergenza sanitaria, il reparto di riferimento per un attacco di cuore è il San Matteo, mentre per un ictus è il Mondino, entrambi a Pavia. Queste patologie non vanno sottovalutate e vengono curate in luoghi altamente specializzati nonostante sia in corso l’emergenza Covid». Che le chiamate al 118 siano praticamente azzerate lo si può vedere dalle uscite provinciali dei mezzi di soccorso, diminuite da trenta o quaranta al giorno a due o tre. Probabilmente prima erano sovradimensionate, mentre oggi viene sottovalutata la possibilità di aiuto. Anche tutto questo andrà capito nel dopo Covid.

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